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Usa, fine del travel ban da novembre per i viaggiatori vaccinati da Ue e Gran Bretagna. Il nodo AstraZeneca

Usa, fine del travel ban da novembre per i viaggiatori vaccinati da Ue e Gran Bretagna. Il nodo AstraZeneca

20 Settembre 2021
La decisione dell'amministrazione Biden mette fine al «travel ban»: saranno le autorità a definire esattamente che cosa si intenda con «pienamente vaccinati», e quali siano i vaccini accettati, visto che AstraZeneca non è approvato negli Usa

viaggiatori europei potranno tornare negli Stati Uniti «dagli inizi di novembre».
Jeff Zients, coordinatore del team anti Covid della Casa Bianca, ha annunciato oggi, lunedì 20 settembre, che l'amministrazione riaprirà le frontiere a tutti i visitatori «completamente vaccinati».
In particolare viene dunque rimosso il divieto per le persone provenienti dall'Unione europea, introdotto il 14 marzo 2020 da Donald Trump e poi confermato da Joe Biden.
Zients non ha precisato la data esatta in cui turisti e, soprattutto, studenti, professori, lavoratori, manager potranno tornare negli Usa.
Ha, invece, spiegato che tutti i passaggeri dovranno aver completato il ciclo di vaccinazione ed essersi sottoposti a un test nei tre giorni (72 ore) prima della partenza.
Ma c'è ancora un particolare importante da chiarire. Zients ha detto che sarà il Cdc (Centers for Disease control e prevention), cioè l'autorità federale, a stabilire «quali saranno i vaccini accettati» dagli americani.
La Fda, (Food and Drugs administration), ne ha approvati tre: Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson. Come si vede nell'elenco manca Astrazeneca, siero largamente usato nella Ue.
Bisognerà dunque vedere se il Cdc dara via libera anche agli europei immunizzati con Astrazeneca.
In ogni caso la decisione di Washington arriva dopo mesi di pressione da parte dei governi del Vecchio Continente. Anche perché i Paesi europei avevano da tempo aperto le frontiere agli americani vaccinati. Pochi giorni fa pure il Washington Post aveva definito «inspiegabile l'ostinazione di Biden».
Tra un paio di mesi, quindi, potranno tornare, innanzitutto, quelle migliaia di stranieri che pur avendo in mano un visto per ragioni di lavoro o di studio erano rimasti bloccati fuori dagli Stati Uniti.

Nello stesso tempo si potrà riaprire la stagione turistica nelle mete più popolari, da New York a Miami a Chicago, o nelle attrazioni naturali, come i grandi Parchi nell'Ovest.

La mossa di Washington coincide con la settimana dell'Assemblea generale dell'Onu. Tra oggi e mercoledì 22, Biden proverà a rilanciare il rapporto con gli europei, dopo un'estate segnata da molte polemiche.

L'ultima è con la Francia e riguarda l'accordo per la fornitura dei sottomarini a trazione nucleare all'Australia. Domani, martedì 21 settembre, parlando all'Assemblea delle Nazioni Unite, il presidente americano proporrà un piano più ambizioso per contrastare il Covid su scala mondiale. E in effetti sarebbe stato imbarazzante invitare gli europei a una maggiore collaborazione, confermando le restrizioni nei viaggi ormai superata dai fatti.

Fonte = CORRIERE DELLA SERA 20/09/21