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Tourismlink: piattaforma unica b2b

Tourismlink: piattaforma unica b2b

27 Gennaio 2014

Cioè una infrastruttura informatica con standard operativi comuni, fondata sull'interoperabilità tra soluzioni e sistemi diversi, dentro cui le aziende del turismo inseriscono e prendono prodotti per confezionare la propria offerta.

La sintesi dei 140 caratteri dell'account di Twitter riferisce propriamente al trade dei viaggi: Tourismlink è stato creato dalla Commissione Europea e punta a unire (to link) piccole e medie agenzie di viaggi e tour operator in tutta Europa. "Sono stati fatti i primi test su tre destinazioni pilota, per l'Italia c'è Rimini, poi Valencia e la Croazia - spiega il professor Rodolfo Baggio dell'Università Bocconi, partner dell'iniziativa insieme a Ectaa, Hotrec, Ith (Instituto Tecnológico Hotelero) e la belga Zn che si occupa della comunicazione -. I source market del test, da intendersi i Paesi originanti il flusso turistico, sono Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia e Svezia per ora, mentre potrebbero aggiungersi Germania, Belgio, Portogallo, Grecia e Romania. In tutto la stanno provando 200 aziende tra destinazioni e source, per lo più attrazioni, ristorazione, servizi turistici diversi compresa la distribuzione".

Al progetto ha aderito subito Amadeus "in qualità di consulente in materia di gestione del business dei viaggi e nell'ambito di importanti questioni di carattere tecnologico, fornendo indicazioni relative agli sviluppi commerciali e tecnologici nelle diverse fasi del piano", spiega lo stesso Gds. Intanto si stanno profilando altri accordi con i big della tecnologia come Microsoft ed Expedia. Perché le Olta? "La chiave del discorso è di individuare e ampliare tutte le forme possibili di collaborazione e commercializzazione per realizzare prodotti (o servizi) a livello di destinazione. Quindi una piattaforma b2b deve anche consentire di collegare (e di essere interoperabile con) le grandi società di distribuzione online, al fine di estendere il più possibile l'offerta.

Aspetto importante del progetto è, quindi, la possibilità di interfacciarsi con quelle realtà", argomenta il professore. Se funzionerà e in tanti parteciperanno inserendo contenuti, il progetto potrà essere considerato rivoluzionario, se non altro per il costo piuttosto contenuto: appena 2 mln di euro per 30 mesi di lavoro. Nell'idea del vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, dovrebbe diventare "il primo portale standard b2b dove le imprese si assemblano il pacchetto di viaggio, inoltre saranno possibili le transazioni ecommerce e saranno aggiunti altri servizi, ad esempio per il settore alberghiero funzionalità di management per i piccoli alberghi che non ne hanno", conclude Baggio. - Fonte: Guida Viaggi (di Paola Baldacci)