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Stati Uniti, avviata la modifica del Visa Waiver Program

Stati Uniti, avviata la modifica del Visa Waiver Program

25 Gennaio 2016
L’Esta viene revocato ai cittadini di Iran, Iraq, Sudan e Siria e ai passeggeri che dal marzo 2011 sono stati in questi Paesi. Per loro scatta l’obbligo di visto consolare

Arriva la conferma ufficiale dell’ufficio consolare statunitense di Milano: gli Stati Uniti avviano l’attuazione delle modifiche al Visa Waiver Program (Vwp), come anticipato da questa agenzia di stampa. La nuova legge è denominata “Visa Waiver Program Improvement and Terrorist Travel Prevention Act of 2015” e stabilisce che dal 21 gennaio viene revocata “l’autorizzazione elettronica al viaggio ‘Electronic System for Travel Authorization’ (Esta) a tutti quei viaggiatori che sono attualmente in possesso di un’autorizzazione valida e che hanno precedentemente indicato di possedere una doppia cittadinanza” con Iran, Iraq, Sudan o Siria e si sono recati in questi Paesi a partire dal 1 marzo 2011 (fatte salve limitate eccezioni per viaggi diplomatici o per scopi militari in servizio di un paese Vwp). In particolare, a fine febbraio 2016 si prevede la pubblicazione di una versione aggiornata della richiesta Esta contenente quesiti in relazione alle eccezioni per viaggi diplomatici e militari, ai sensi della legge.

Richiesta di visto

“Questi soggetti potranno comunque richiedere un visto seguendo la regolare procedura di richiesta presso le ambasciate o consolati – continua la nota del Consolato -. Nel caso tali individui abbiano bisogno di un visto per gli Stati Uniti in situazioni di emergenza (per motivi di lavoro, salute o umanitari), le ambasciate e i consolati degli Stati Uniti offrono la disponibilità ad applicare una procedura accelerata”.

L’informativa è stata inviata anche ai soci dell’Associazione Visit Usa Italy venerdì scorso, sottolineando che la nuova legge non vieta i viaggi o l’ingresso negli Stati Uniti e la grande maggioranza dei viaggiatori che rientrano nel Vwp non sarà interessata da questa normativa, mentre la U.S. Customs and Border Protection (Cbp) accoglie più di un milione di passeggeri ogni giorno “ e si impegna a facilitare i viaggi legittimi mantenendo nel contempo elevati standard di sicurezza e protezione dei confini”.

Prima di organizzare un viaggio, i passeggeri attualmente in possesso di autorizzazione Esta sono invitati a controllarne lo status sul sito della Cbp a questo link. Il Secretary of Homeland Security si riserva il diritto di concedere alcune deroghe, ad esempio a visitatori che hanno compiuto viaggi per ragioni umanitarie o di lavoro nei Paesi interessati dalle limitazioni. - di p.ba. - Fonte: GuidaViaggi.it