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South African Tourism: "Continueremo a investire in Italia"

South African Tourism: "Continueremo a investire in Italia"

17 Novembre 2016

Bashni Muthaya, regional manager South Europe, ribadisce l’impegno nel nostro Paese

“L’Italia è un mercato molto importante, il nono nella classifica globale e il quinto in quella europea (alle spalle di Uk, Germania, Francia e Olanda, ndr), sul quale siamo determinati a continuare a investire”: così Bashni Muthaya, regional manager South Europe di South African Tourism.

Un impegno che tiene a ribadire dopo la riorganizzazione dell’ente, volta “a massimizzare gli investimenti di marketing attraverso la riduzione dei costi”. Dopo un 2015 a segno meno, gli ultimi otto mesi hanno visto un aumento delle presenze dal nostro Paese del 20,7%, raggiungendo quota 40.079: nel trimestre estivo giugno-agosto sono state 19.769, con una crescita media del 22,5%.

L’obiettivo è incoraggiare ulteriormente questa crescita, afferma la manager, “creando domanda e lavorando in partnership con il trade”. Al momento non esiste un volo diretto dall’Italia, ma “si è assistito comunque a una crescita. La connettività dall’Europa è molto buona e parte della nostra strategia è dialogare con i vettori per migliorarla”.

Dal Vecchio Continente i collegamenti diretti sono da Monaco e Francoforte con South African Airways, Parigi con Af-Klm, Londra, con South African, British e Virgin, Zurigo con Swiss, Amsterdam con Klm e Iberia che ha da poco lanciato quello da Madrid. “Offriamo – prosegue – una vasta gamma di esperienze, dall’avventura con il safari, alla natura, all’enogastronomia, arte, design, musica e cultura, con soluzioni adatte ad ogni budget”.

L’età media del turista italiano è tra i 25 e 45-49 anni, spiega la manager, visita il Sudafrica per la prima volta e apprezza in particolare le bellezze naturali, l’incontro con una cultura differente e l’esperienza del safari. Il 60% del traffico tricolore è “indipendente”, il restante 40% è pacchettizzato. L’obiettivo è “incrementare il market share in Italia, attualmente dell’1%, del 20% anno su anno nei prossimi cinque”.

L’ente sta lavorando alla strategia quinquennale, che verrà lanciata ad aprile del prossimo anno: obiettivo primario la crescita dell’importanza economica del turismo, che al momento, rammenta Muthaya, “pesa per un 3% sul Pil e impiega oltre 700mila addetti”. I primi tre mercati inbound long haul sono Regno Unito, Usa e Germania. Tra quelli emergenti, Cina e India, hanno dato “buoni risultati”. - di n.s. - Fonte: GuidaViaggi.it