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Segni di ripresa per la montagna

Segni di ripresa per la montagna

25 Ottobre 2014

A ridosso di Skipass, il salone del turismo e degli sport invernali, a ModenaFiere dal 30 ottobre al 2 novembre, il comparto della montagna si prepara a una stagione che riconfermerà il volume d'affari (circa 10 miliardi di euro, tra alberghi, impianti di risalita, ristoranti) ma anche la progressiva erosione dei margini di redditività delle imprese, sempre più orientate a una politica di promozioni che riduce gli utili. In attesa del grande evento dell'anno - la partenza, il 14 dicembre, del treno che collegherà Plan De Corones (Bolzano) e le Dolomiti di Sesto (tra la provincia di Belluno e quella di Bolzano) - si fa sempre più strada una rivoluzione: aumentano i turisti che scelgono la montagna invernale non per sciare ma per relax. Fenomeno destinato ad avere ripercussioni, visto che il sistema degli impianti di risalita genera un volume d'affari pari a circa 940 milioni, quasi il 10% del totale.

Del resto - dati dell'Osservatorio Skipass panorama turismo - la pratica dello sci - tra impianti e attrezzature - incide con una quota di quasi il 45% sul costo della classica settimana bianca, percentuale che sale al 47,9% se si prende in considerazione solo il week end. «Il numero dei turisti italiani che non vanno in montagna per sciare - spiega Massimo Feruzzi, responsabile dell'Osservatorio - continua ad aumentare. Così come i pacchetti promozionali e quelli all inclusive, che condizionano la possibilità di incrementare il fatturato e di difendere la redditività. Sono i servizi extra, infatti, a garantire un'ampia marginalità».

Le destinazioni famose continuano ad esercitare appeal. Ma la vera differenza la fanno soprattutto le imprese, sia sulle Alpi che sugli Appennini. «Tengono le posizioni e spesso crescono - prosegue Feruzzi  le aziende con una apertura annuale che lavorano soprattutto con i mercati esteri e che offrono servizi qualificati». Poi si assiste a un vero e proprio boom delle località, in particolare quelle della provincia di Trento, che negli ultimi anni si sono specializzate sempre di più sul turismo formato famiglia e a misura di bambino: in questo caso, nessun arretramento.

Languono però gli investimenti di riqualificazione. Alla scarsità degli interventi sull'innovazione fa da contraltare un graduale cambiamento del sistema ricettivo, con un forte sviluppo dei bed and breakfast e dei rifugi, caratterizzati da una costante implementazione dei servizi. La vetrina di Skipass, per gli operatori del turismo bianco e per i brand degli articoli sportivi, l'anno scorso fu visitata da 90mila persone.

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La vacanza bianca

9,9 miliardi

Il giro d'affari

Valore complessivo del business del turismo sulla neve

940 milioni

Gli impianti di risalita

I ricavi delle strutture di trasporto dei turisti sulle piste e in montagna

11,3%

La quota di mercato

Il peso del comparto montagna invernale sul valore aggiunto sviluppato dal sistema turistico nazionale - Fonte: Il Sole 24 Ore (di Natascia Ronchetti)