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Rivoluzione digitale: l'Europa è ancora fanalino di coda

Rivoluzione digitale: l'Europa è ancora fanalino di coda

20 Febbraio 2014

Su 35 paesi europei, infatti, soltanto il 9% ha almeno metà delle proprie imprese sul web, e le aziende che hanno chiuso per fallimento in tutta Europa nel 2013 erano, in percentuale molto elevata, prive di qualsiasi presenza su internet.

La correlazione fra mancanza di sbocchi digitali e fallimento merita una riflessione: secondo Event Report, che riporta i dati dell Internet Barometer di Email-Brokers, il rapporto causa-effetto è molto chiaro:  A fronte delle sfide economiche che il continente deve affrontare dice William Vane Wiele, CEO di Email-Brokers,  il web può costituire la chiave per aprire le porte di nuove opportunità per le aziende, rendendole più dinamiche e longeve . La prova, secondo Vane Wiele, sono le statistiche relative alle aziende fallite nel 2013: l 87% di quelle tedesche non presidiavano internet, così come l 86% di quelle olandesi, l 84% di quelle spagnole, l 83% di quelle italiane, l 82% di quelle belghe e l 81% di quelle francesi.

I paesi che hanno i tassi più elevati di presenza sul web delle proprie aziende sono Germania (64%), Belgio (63%) e Olanda (59%), ma Email-Brokers rileva che anche queste percentuali  di eccellenza non sono aumentate rispetto all anno precedente. L Italia rientra  fortunatamente  nel novero di quei pochi con la maggior parte delle imprese online (il 53%), mentre all estremità opposta dello spettro, con uno sviluppo digitale ancora tutto da costruire, ci sono Lituania (con solo il 16% delle imprese online), Albania (18%) e Serbia (19%).

Secondo Vane Wiele, la colpa di questa situazione non è soltanto dell inerzia, o poca consapevolezza, delle aziende, ma anche dei parlamenti che mettono al centro delle agende governative non lo sviluppo digitale per incrementare la competitività, bensì la protezione dei dati che invece lo frena.

Per le imprese, un efficace presenza online prevede anche l attivazione di canali social e di ecommerce: in ambito social media, i paesi più  sviluppati sono la Spagna, con il 25% delle imprese presenti sul web che ha aperto canali social, la Svezia (24%), la Repubblica Ceca (19%) e il Belgio. L Italia è leggermente sotto, con il 17% delle aziende in rete che hanno anche una presenza social. Fanalini di coda sono Malta (1%), Estonia (2%), Cipro (3%) e Albania (4%).

In termini di ecommerce, invece, la situazione è ancora più statica: i campioni del continente sono Regno Unito e Repubblica Ceca, con solo l 11% delle proprie aziende che sfrutta il web come canale commerciale aggiuntivo a quelli tradizionali. In Italia, a fare ecommerce sono solo il 5% delle aziende. - Fonte: TTG Italia sito web