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Riaperti gran parte dei confini Ue: anche l'Austria «cede» sul Brennero

Riaperti gran parte dei confini Ue: anche l'Austria «cede» sul Brennero

16 Giugno 2020

La Grecia ha ancora limiti per molte regioni, nord Italia inclusa. La Spagna rinvia la decisione di una settimana
Francesca Basso

L'Europa comincia ad alzare la testa dopo la pandemia. Ieri sono state riaperte molte delle frontiere interne all'Unione europea, un giorno dopo l'anniversario della firma dell'accordo di Schengen che 35 anni fa istituiva la libera circolazione all'interno dell'Ue. Ieri la Commissione ha anche lanciato «Re-open EU», una piattaforma web che contiene informazioni essenziali «per una riapertura sicura della libera circolazione e del turismo in Europa». Mentre i confini con i Paesi extra europei resteranno chiusi fino al 30 giugno.

L'Italia dal 3 giugno è tornata alla normalità, ma per molti Paesi la data simbolo è stata metà mese. È servito uno sforzo diplomatico per arrivare a un'uscita la più «coordinata» possibile dal lockdown, come raccomandato dalla Commissione Ue e richiesto con forza da Roma e da altre capitali. I confini sono però competenza esclusiva degli Stati membri. Alla fine anche l'Austria, dopo le polemiche e i toni duri delle scorse settimane, ha ceduto nei confronti dell'Italia: dalla mezzanotte il Brennero è riaperto, rimane un avviso di viaggio per la Lombardia. Mentre la Grecia ha dato il via libera ai voli europei e internazionali con Paesi non interessati da alto rischio di trasmissione. La lista, si legge sul sito dell'Ambasciata d'Italia ad Atene, non è stata ancora comunicata dal governo greco. Nei giorni scorsi si era parlato di divieto da alcuni aeroporti tra cui quelli di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna. Tra Portogallo e Spagna i confini restano chiusi sino al primo luglio, mentre Madrid li riaprirà con gli altri Paesi dal 21 giugno. Fino a quel giorno, quarantena obbligatoria. Così come in Gran Bretagna, Irlanda, Romania. In Olanda isolamento solo per i turisti provenienti da Svezia e Regno Unito. Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria aprono ad alcuni Stati ma non all'Italia. I Paesi stanno tornando alla normalità, i negozi hanno riaperto ovunque tranne in Romania e le scuole in 19 Paesi. Resta l'invito alla prudenza, come in Germania dove il ministro degli Esteri Heiko Maas ha invitato alla «cautela nel programmarsi le vacanze», anche se i confini sono ormai liberi. La Francia, invece, ha adottato il criterio della reciprocità: applica la quarantena a chi la chiede ai francesi (Spagna e Regno Unito).

La piattaforma «Re-open EU» è alimentata dai dati forniti dagli Stati membri, che li dovranno aggiornare in modo costante. L'obiettivo è aiutare i cittadini a pianificare con sicurezza i loro viaggi e le vacanze durante l'estate e oltre, fornendo informazioni sui mezzi di trasporto disponibili, le restrizioni di viaggio, la salute pubblica e le misure di sicurezza come l'allontanamento fisico o l'uso di maschere, così come altre informazioni pratiche. Il tentativo è di salvare la stagione turistica, che vale il 10% del Pil europeo, il 13% di quello italiano.

Fonte = CORRIERE DELLA SERA 16/06/20