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Repubblica Dominicana

Repubblica Dominicana

27 Novembre 2018

Da gennaio a settembre 2018 i viaggiatori sull’isola sono aumentati di circa il 6%, gli italiani sono stati oltre 57.000. Il clima è una delle componenti del fascino che esercita: sempre bello, tipicamente caraibico; con i charter diretti si arriva dall’Italia in nove ore e mezza di volo.

Non si chiama Santo Domingo! Molto spesso le persone dicono di recarsi a Santo Domingo, ma questo è il nome della capitale, che accoglie circa tre milioni di abitanti, un terzo della popolazione totale. La zona coloniale è molto interessante, racchiude la prima cattedrale eretta dagli europei nel cosiddetto Nuovo Mondo, musei e palazzi dall’architettura del XVI secolo. Di giorno si visitano, con guide o individualmente, abbinandoli al colorato Mercado Modelo che è un tripudio di artigianato locale. Ma anche la sera l’atmosfera è bellissima; l’intera area pedonale è costellata da ristoranti e bar alla moda.

Mar dei Caraibi e Oceano Atlantico insieme
La costa meridionale si affaccia sulle trasparenze del Mar dei Caraibi; Bayahibe, con le sue spiagge di grande bellezza è uno dei tratti più pregevoli, con fondali bassi e spiagge Bandiere Blu. In questo tratto sorge il Parco Nazionale Cotubanamá, di cui un quarto è occupato dall’isola Saona; raggiungibile ogni giorno tramite escursioni, incarna l’immaginario collettivo dell’esotismo dei Caraibi. Anche dalla rinomata Punta Cana si raggiunge facilmente Saona.

La costa settentrionale è baciata dall’Oceano Atlantico; Cabarete, al nord, è una delle mete internazionali più gettonate per il kitesurf. Un discorso a parte merita la Penisola di Samaná: i paesaggi sono colline ammantate di palme, le spiagge si srotolano per decine di chilometri, ci sono pochissime infrastrutture all inclusive, la maggior parte sono hotel di piccole dimensioni e boutique hotel.

Cascate e balene
Probabilmente non lo si immagina, ma in Rep. Dominicana ci sono numerose cascate. Al nord, nella provincia di Puerto Plata, quelle di Damajagua sono ben 27! A Samaná, Salto El Limon è raggiungibile a piedi o a cavallo.

I paesaggi dell’isola sono sorprendenti, si va dai 3.087 metri del Pico Duarte ai 39 sotto il livello del mare del Lago Enriquillo.

E i fondali non sono da meno per praticare diving e snorkelling.

Ogni inverno, da metà gennaio a fine marzo, nella Baia di Samaná arrivano le balene per partorire. Alcune aree sono accessibili al pubblico e avvistarle da vicino, a bordo di imbarcazioni, è un’esperienza indimenticabile.


Baseball: qui come negli Stati Uniti
Se in Italia l’argomento principe nei bar è il calcio, in Rep. Dominicana uomini e donne discutono animatamente di baseball. Quando termina il campionato statunitense inizia quello dominicano, che si svolge da ottobre a gennaio. Molti dei più famosi giocatori di baseball del mondo sono dominicani: David Ortiz, Pedro Martinez, Albert Pujols, Hanley Ramirez, Miguel Tejada, Juan Marichal, e Sammy Sosa. È possibile assistere alle partite, ne vale la pena.


Golf: 28 campi basteranno?
Nell’isola sono presenti ben 28 campi da golf, un record nei Caraibi per quantità e qualità. Arrivano giocatori da ogni latitudine, che poi si rilassano nelle club lounge degustando i sigari fra i migliori al mondo.

Pesce o carne? Birra o rhum?
I turisti vanno pazzi per il pesce, che è sempre fresco e cucinato alla griglia è particolarmente “saboroso”. I dominicani invece, pur essendo isolani, sono decisamente carnivori e prediligono pollo e maiale; il piatto nazionale, “sanchoco”, viene cucinato con diverse tipologie e cotture di carne.

La birra è servita sempre ghiacciata; la più famosa è la Presidente, ma ci sono anche Bohemia e Quisqueya. Il rhum è una favola, da solo o nei cocktail: i brand Barcelo, Brugal e Bermudez hanno bottiglie con tantissime varietà di invecchiamento.

Artigianato: cosa portarsi a casa?
Rhum, sigari, caffè, cacao (sono abbondanti le piantagioni di entrambi). Le donne apprezzeranno senz’altro due pietre semi preziose, l’ambra e il larimar. Il larimar, dal colore turchese intenso, ha la particolarità di essere reperibile solamente qui; estratto dalle miniere in provincia di Barahona, viene lavorato e montato su argento e oro, oltre che abbinato a semplici cordini colorati. Senza dimenticare la musica; i ritmi di merengue, salsa e bachata scandiscono le giornate di residenti e turisti. Dopo aver ballato in qualsiasi situazione, sarà bello portarsi a casa cd da riascoltare.

I tour operator associati ASTOI offrono un’ampia scelta di esperienze lungo tutte le coste della Rep. Dominicana: Punta Cana, Bayahibe, Juan Dolio, Barahona, e Pedernales, Puerto Plata, Cabarete, Sosua, Samaná. È possibile abbinare pernottamenti nella capitale Santo Domingo e itinerari naturalistici nell’entroterra. I voli charter atterrano a Punta Cana e La Romana; i voli di linea all’aeroporto di Las Americas.

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