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Polizze di viaggio: solo il 42% degli italiani "ci pensa"

Polizze di viaggio: solo il 42% degli italiani "ci pensa"

20 Maggio 2016

Lontani dalla media europea, ma più consapevoli della necessità di stipulare una polizza viaggi. È la fotografia scattata sui consumatori italiani dalla 16ª edizione del Barometro Vacanze Europ Assistance - Ipsos. Se il dato sulla sottoscrizione di un prodotto assicurativo travel è in linea con il 2015 (poco più di un italiano su quattro), il Paese rimane lontano dalla media europea, attorno al 70%. Una crescita, seppur lenta, rispetto a quattro anni fa, ma tuttora il 42% degli italiani dichiara «di non averci pensato»).

Sorprendentemente, la paura generata dagli atti terroristici non sembra avere avuto un impatto decisivo. Solo il 6% degli italiani dichiarano di volersi assicurare contro questa eventualità in viaggio, mentre sono in linea con gli scorsi anni le maggiori preoccupazioni quali: danno al proprio mezzo di trasporto con cui si va in vacanza (33%, in calo rispetto al 2015), incidente con il mezzo di trasporto pubblico, il 30% dichiara di volersi assicurare contro questo rischio; un problema legato alla casa incustodita per qualche settimana (27% in crescita di 8 punti percentuali sul 2015) e lo smarrimento in viaggio degli effetti personali (26% in linea con il dato del 2015).

Italiani fedeli alle agenzie di viaggio ma si assottiglia la differenza percentuale tra coloro che acquistano la polizza viaggi in agenzia o tramite un agente di viaggi (30%) e chi provvede direttamente tramite la compagnia (29%). Per gli Italiani è fondamentale che la polizza viaggi abbia una copertura medica, il 44% di loro sostiene l’essenzialità di questo elemento.

Molto alta anche la percentuale di chi ritiene importante assicurarsi riservandosi il diritto di cancellazione (36%) e a fronte della possibile perdita del proprio bagaglio o degli effetti personali (29%). Dopo la ripresa dello scorso anno, le intenzioni di vacanza per la prossima estate registrano una riduzione significativa nella maggior parte dei paesi europei.

Se l’Italia si ferma al 52% (-8%), la tendenza al ribasso è forte anche negli altri paesi: -7 punti in Germania (55%), -11 punti in Spagna (49%), -10 punti in Belgio (47%) -6 in Francia (57%). Fa eccezione l'Austria, che registra un tasso pressoché invariato rispetto allo scorso anno (63%, +1 punto).

Il calo del potere di acquisto in alcuni paesi europei ha un effetto diretto sul budget destinato alle vacanze dei nuclei familiari più modesti. La tendenza è più evidente nell'Europa meridionale e vede l’Italia il paese con la più alta incidenza di rinunce: quest'anno il 35% degli italiani e il 26% degli spagnoli dichiara di non potersi permettere le vacanze, contro il 20% dei francesi e il 15% dei belgi.

Al contrario, solo il 6% dei tedeschi e degli austriaci si troverà in questa situazione. Meno vacanze ma con una maggiore capacità di spesa per i paesi dell'Europa meridionale: ad emergere in questa speciale classifica è proprio il dato Italiano. È di 2.045 euro il budget previsto dagli italiani che andranno in vacanza (+337 euro rispetto al 2015) seguito da quello spagnolo pari a 1.886  euro (+167 euro).

Si tratta tuttavia di importi inferiori rispetto al budget medio europeo (2.247 euro). Vacanze in casa, è questo ciò che gli Italiani sembrano voler evidenziare se ben il 74% di loro (+12 punti rispetto al 2015) dichiara che trascorrerà le vacanze nel nostro Paese. Una tendenza in linea con la crescita del dato in tutti i Paesi del Mediterraneo: il 64% dei francesi ha in programma di trascorrere le vacanze in Francia (+7 punti rispetto al 2015); allo stesso modo il 69% degli spagnoli (+4 punti).

Italia, Spagna e Francia sono i tre paesi che esercitano la maggiore attrattiva sugli europei con la Penisola che la spunta sui concorrenti grazie al 24% delle preferenze contro il 19% della Spagna e il 21% della Francia. L’Italia, come da tradizione, rimane la meta più apprezzata dai turisti tedeschi e austriaci (il 27% ha intenzione di recarsi nel nostro paese).

Sebbene il rischio di attacchi terroristici sia uno dei principali fattori presi in considerazione nella scelta della destinazione delle proprie vacanze, il livello di preoccupazione dichiarata varia in modo significativo da paese a paese. Questo fattore pesa maggiormente sulle scelte di spagnoli (47%), tedeschi (43%) e austriaci (43%).

In Francia e in Italia le percentuali sono leggermente inferiori (37%), mentre è il Belgio a registrare quella più bassa (23%). Le destinazioni evitate dai vacanzieri a causa del rischio di terrorismo variano da paese a paese: - il 47% dei francesi e il 21% degli spagnoli e degli italiani che tengono conto del rischio di attacchi terroristici eviteranno principalmente l'Egitto e i paesi del Maghreb (47%), - tedeschi, belgi e austriaci dichiarano per la maggior parte di rinunciare a recarsi in Turchia (rispettivamente il 40%, il 32% e il 33%). - Fonte: L'AgenziaDiViaggi.it