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L'agenda digitale e il turismo

L'agenda digitale e il turismo

27 Gennaio 2014

Il neo sta nel fatto che "solo una proporzione relativamente bassa di operatori in questi Paesi usa il commercio elettronico per entrare in contatto con potenziali clienti. Un tale squilibrio presenta una significativa opportunità per incrementare le vendite mediante un'adozione più ampia da parte del settore delle piattaforme di vendita e di marketing via internet ", sintetizza il manager. Su questo ragionamento vediamo a che punto è l'agenda digitale italiana, di cui abbiamo un commissario per l'attuazione (Francesco Caio), affiancato da 12 esperti per la realizzazione del piano. Tra essi Edoardo Colombo è il riferimento per noi del turismo, con l'incarico di consigliere del nucleo di supporto alla Struttura di Missione per l'attuazione dell'Agenda Digitale.

Per inciso, ad un anno dal Decreto "Crescita 2.0", il Governo ne ha definito le priorità: fattura elettronica, anagrafe e identità digitale. E il turismo come ci entra? Con un impegno a tre tra Enit, Expo 2015 e l'Agenda stessa. Lo scopo? Per cominciare, aiutare gli alberghi a recuperare margini e commissioni dalle Olta straniere, dunque fiscalità per lo Stato italiano. "L'obiettivo - ha spiegato Colombo  è anzitutto quello di recuperare fiscalità, incassi persi per l'erario su transazioni di prodotto italiano che di fatto si compiono all'estero, ma anche quello di restituire agli alberghi italiani il controllo del prodotto". Il consigliere ha detto che si vorrebbe farlo durante il semestre di presidenza italiana dell'Unione europea. Ma in cosa si traduce in pratica questa partnership a tre? Lo dice un comunicato di metà ottobre della presidenza del Cdm: Enit svilupperà il registro digitale dell'offerta turistica e ha concordato con Expo di aderire allo standard dei servizi digitali di Expo2015 (piattaforma Cefriel E015).

"È un esempio della strategia del Governo per l'adozione di standard digitali nazionali che garantiscano accesso e interoperabilità, con benefici concreti per cittadini e imprese", si legge. Riepiloghiamo: da una parte è stato dato il via al primo registro digitale delle strutture ricettive, uno strumento che sarà promosso dall'Enit per diventare il riferimento unico nazionale. Dall'altra, Expo2015 ed Enit hanno concordato che il registro digitale sarà parte dell'ecosistema digitale E015. Il sogno che speriamo non s'infranga prevede che "ogni operatore turistico, grande o piccolo che sia, avrà modo di presentarsi secondo uno standard condiviso, inserendo una immagine della propria struttura e tutti i link ai suoi siti di riferimento commenta Roberta Milano, docente di marketing turistico 2.0 -. Si tratterà di un catalogo virtuale dinamico e personalizzabile, realizzato secondo standard digitali internazionali". Non sappiamo quando. - Fonte: Guida Viaggi (di Paola Baldacci)