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Italiani: più vacanze, ma più brevi

Italiani: più vacanze, ma più brevi

30 Maggio 2017
Lo studio rivela le intenzioni per l'estate: +9% di connazionali in partenza ma con una durata media che scende a 1,7 settimane. Destinazioni mare sempre al top

Più vacanze ma più brevi, con budget in diminuzione e fattore economico come primo motore nella scelta delle destinazioni, in gran parte marittime. Sono alcuni dei dati sulle scelte degli italiani per l'estate 2017 che emergono dalla diciassettesima edizione del Barometro vacanze Ipsos-Europ assistance, lo studio su 8 paesi europei, Stati Uniti e Brasile che ogni anno indaga le intenzioni di viaggio dando una prima tendenza dell’estate che ci aspetta.

Se in Europa sono il 63% i cittadini che manifestano l’intenzione di andare in vacanza questa estate (+9% rispetto allo scorso anno), l’Italia risponde con la medesima percentuale di crescita: il 61% di connazionali, a fronte del 52% dello scorso anno, anche se con tempo e budget da dedicare alle vacanze in diminuzione.Il 40% dei nostri concittadini prevede infatti una sola settimana di vacanza durante l’estate mentre la durata media passa – nelle intenzioni - dalle 2,1 settimane del 2016 alle 1,7 del 2017. 

Quanto al budget, se i cittadini europei dichiarano di voler investire meno (€ 1.989, una media del -12% rispetto al 2016), gli italiani dichiarano di voler risparmiare un 15% rispetto allo scorso anno, con una spesa media stimata di € 1.737. A livello europeo, sono ancora gli svizzeri, gli austriaci e i tedeschi quelli con maggiore una capacità di spesa intenzionale, con l'Italia sul podio dei desideri di buona parte dei cittadini comunitari, in alternanza nel primato soprattutto con Francia e Spagna. 

Per quanto riguarda gli italiani, in maggioranza rimarranno in patria (56%) e con destinazione mare (72%). Per l'estero, i nostri connazionali preferiscono la Spagna (13%), la Francia (8%) e la Grecia (6%) A livello europeo, così come per l'Italia, la disponibilità economica resta il primo fattore nella scelta della destinazione (per il 55% dei cittadini), seguita dal rischio terrorismo (48%) e dal clima (44%). - Fonte: Guidaviaggi.it