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In crescita i viaggi degli italiani in Finlandia

In crescita i viaggi degli italiani in Finlandia

13 Gennaio 2016
Nei primi 10 mesi del 2015, l’incremento complessivo in tutte le strutture ricettive è stato del 4,6%, per un totale di 51.634 arrivi per 105.234 pernottamenti 

Dopo una certa stasi negli anni scorsi, dovuta alla crisi economica tuttora opprimente, i viaggiatori italiani hanno cominciato ad incrementare i propri viaggi verso la Finlandia, attratti dalla possibilità anche di un turismo invernale ricco di località ben attrezzate per lo sci di fondo, specie in Lapponia, o dalla sempre crescente fama di Rovaniemi quale residenza ufficiale di Babbo Natale.

Un esempio: nel solo mese di ottobre 2015, ultimi dati disponibili, i visitatori dall’Italia hanno fatto registrare un picco del 27% sullo stesso periodo del 2014, mentre su base annua, nei primi 10 mesi del 2015, l’incremento complessivo in tutte le strutture ricettive è stato del 4,6%, per un totale di 51.634 arrivi per 105.234 pernottamenti.

Bilancio dagli altri mercati

In generale l’annata turistica 2015, per la Finlandia, si può definire, con le parole del responsabile dell’ente di promozione VisitFinland, Jaakko Lehtonen,”moderatamente buona”, per quanto riguarda il flusso estero verso il Paese. Una certa sofferenza è stata provocata dal calo del turismo russo, come per molti altri Paesi, anche se il rublo si sta stabilizzando intorno al 70 RBL per un euro e il settore sta segnalando una certa ripresa di turisti russi.

Poiché l’Egitto e la Turchia, mete popolari per i russi, sono ora escluse, la pressione sale verso altre destinazioni per loro più disponibili e la Finlandia potrebbe trarre beneficio da questa tendenza. Molti altre Paesi hanno fornito quote in aumento di visitatori in Finlandia quest’anno. Paesi come la Germania, Cina, Svizzera e Svezia mostrano una crescita stabile, ma, considerando il calo dalla Russia di oltre il 40%, il divario è così grande che la crescita da altri Paesi non è sufficiente a compensarlo.

Così, includendo i russi, l’anno nel suo complesso indicherà un risultato in calo di meno di 4-5 per cento, ma, escludendo i russi, il risultato positivo è di circa un 2-3 per cento, forse anche di più. Nel 2016 ci si attende un ulteriore declino, anche se più contenuto, dalla Russia, ma l’incremento dagli altri Paesi dovrebbe avere un ritmo così favorevole da compensare bene tale calo con un dato complessivo previsionale per il 2016 (compresi i russi) del 2-3 per cento in positivo. - di G.N - Fonte: GuidaViaggi.it