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Il turismo enogastronomico è un forte volano di sviluppo

Il turismo enogastronomico è un forte volano di sviluppo

06 Giugno 2018

Se ne è parlato a Bangkok nei giorni scorsi al Forum Unwto. Il giro d’affari complessivo è oggi stimato in circa 2,5/3 miliardi di euro, ed è destinato ad aumentare nei prossimi anni

Si è appena conclusa la quarta edizione dell’Unwto World Forum on Gastronomy Tourism, il Forum Mondiale sul Turismo Enogastronomico organizzato dall'Organizzazione Mondiale del Turismo (Unwto), dal Governo della Thailandia e dal Basque Culinary Centre. Tenutosi a Bangkok dal 30 maggio al 1 giugno, ha visto la partecipazione di operatori del settore, esponenti di governo ed esperti accademici di 52 Paesi, riunitisi per discutere le opportunità che le innovazioni tecnologiche potranno offrire in termini esperienziali e di coinvolgimento.

“Il convegno è un’occasione per tracciare il panorama del settore nel mondo e per evidenziare il legame tra turismo e agricoltura. Un tema importantissimo per l'Italia: il nostro Paese ha un incredibile patrimonio agroalimentare e enogastronomico, che può trasformarsi in un potente driver di promozione e commercializzazione turistica. D’altronde i numeri del turismo enogastronomico parlano chiaro: da anni il segmento aumenta a doppia cifra, in tutto il mondo" ha commentato, Roberta Garibaldi, coordinatore dell’Osservatorio sul Turismo Enogastronomico, che ha rappresentato l’Italia all’appuntamento. Secondo il Food Travel Monitor, ma anche le recenti ricerche condotte da Ipsos per Enit, da Unioncamere - Sicamera e dal Censis, il giro d’affari complessivo è oggi stimato in circa 2,5/3 miliardi di euro, ed è destinato ad aumentare nei prossimi anni.

Tecnologia e sostenibilità

Tra i temi al centro dell'evento di Bangkok l'uso delle nuove tecnologie che è rilevante: il 95% dei viaggiatori inizia a pianificare la vacanza e le esperienze da svolgere ricercando informazioni sul web e il 40% legge le recensioni degli altri utenti prima di prenotare (Google Traveller Report). Ma solo il 19% prenota online le attività a cui intende partecipare. Il mercato dei portali di esperienze presenta quindi ampi margini di crescita, considerando che solo il 3% del totale delle vendite di questo segmento è attribuibile alle Ota (Online Travel Agencies) (Phocuswright, 2017).

Il turismo enogastronomico può rappresentare la base per uno sviluppo sostenibile del territorio. Può stimolare la nascita di politiche e strategie atte alla preservazione delle identità culinarie, rafforzare il processo di crescita e partecipazione della comunità e contribuire a creare nuovi posti di lavoro. “La gastronomia è un importante driver nella scelta di una destinazione. Tuttavia il turismo gastronomico deve ancora essere compreso nella qualifica di patrimonio culturale immateriale. Il turismo gastronomico deve saper sfruttare la tecnologia per raccontare storie di persone e luoghi, così da preservare e promuovere l'autenticità nelle comunità locali”, ha commentato Zurab Pololikashvili, il segretario generale dell’Unwto, in conclusione del summit. Fonte: Guidaviaggi.it