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Iata, stop al progetto sui bagagli a mano ristretti

Iata, stop al progetto sui bagagli a mano ristretti

18 Giugno 2015

Dopo le proteste delle compagnie americane l’associazione fa marcia indietro sull’iniziativa “Cabin ok” Diatriba risolta sul trolley in cabina: non dovrà essere più piccolo, come qualche giorno fa Iata raccomandava in una proposta di revisione delle misure del bagaglio a mano. La necessità emergeva dall’esigenza di posizionare nelle cappelliere a bordo degli aerei un maggior numero di bagagli personali. 

L’associazione delle linee aeree suggeriva di “restringere” le misure dalle attuali 56 x 45 x 25 centimetri a 55 x 35 x 20, cioè il 39% in meno. La notizia ha destato scalpore, Iata ha precisato che si trattava di semplici consigli, ma non è bastato e ha dovuto recedere dal programma “Cabin Ok”. Si è, infatti, sollevata la protesta di A4A, l’associazione statunitense Airlines for America, appoggiata da alcuni politici. “Rigettiamo l’iniziativa perché non è necessaria e contrasta con le azioni delle compagnie aeree americane impegnate negli investimenti per una migliore esperienza di viaggio dei passeggeri per circa 1,2 miliardi al mese, incluse cappelliere più grandi”, ha detto Nicholas Calio, Ceo dell’associazione.

Passo indietro di Iata

“Mettiamo in pausa lo sviluppo e il lancio di un riassetto del programma ‘Cabin Ok’ con l'intenzione di coinvolgere ulteriormente i partecipanti, il resto dei nostri membri e altre parti interessate”, ha commentato Tom Windmuller, senior vice president, airport, passenger, cargo e security di Iata. - Fonte: Guidaviaggi.it