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Iata batte cassa ai governi: debiti per 5 miliardi di dollari

Iata batte cassa ai governi: debiti per 5 miliardi di dollari

07 Giugno 2016

Contabilizzati all’assemblea generale della Iata, svoltasi a Dublino alcuni giorni fa, i debiti dei vari governi nei confronti delle aerolinee. Ammonterebbero a circa 5 miliardi di dollari i mancati "rimpatri dei ricavi" generati dalle compagnie aeree in alcuni paesi che hanno trattenuto questa liquidità: in testa il Venezuela con 3,8 miliardi di dollari, seguita da Nigeria (500 milioni), Sudan (360 milioni) ed Egitto (291 milioni di dollari).

Per i vertici della Iata «la connettività aerea è di vitale importanza per tutte le economie dei vari stati del mondo e tenendo conto che l'industria del trasporto aereo è un business competitivo che opera con margini molto delimitati, il cosiddetto rimpatrio dei ricavi indebitamente trattenuti da taluni stati, rischia di creare pericolosi scompensi nei bilanci dell’aviazione commerciale. È pertanto essenziale efficientare la procedura dei rimpatri dei ricavi per consentire a tutte le compagnie aeree di operare e investire per ottimizzare i servizi aerei nel mondo».

E sempre a Dublino, è stato presentato un primo resoconto dell’Ndc (New Distribution Capability) il sistema che integra la piattaforma xml ampliando ai servizi ancillari l’offerta aerea prenotabile in tempo reale con una profilatura dei passeggeri che aveva destato non poche preoccupazioni tra le agenzie di viaggi.

Sembra che la prima fase di applicazione dell’Ndc, che ha riguardato 20 compagnie aeree, abbia riscosso consensi e placato anche le polemiche nella distribuzione agenziale con una copertura del mercato della biglietteria che ha raggiunto un terzo del transato globale. Al termine dell’assemblea generale di Dublino è stato annunciato che la prossima 73ª assemblea generale si terrà a Cancun dal 4 al 6 giugno 2017 con la sponsorship di Aeroméxico. - di A.L. Fonte. L'AgenziaDiViaggi.it