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Gli italiani in vacanza hanno il loro archivio storico

Gli italiani in vacanza hanno il loro archivio storico

22 Novembre 2019

Sarà composto da foto, manifesti e cartoline che ricordano come e dove sono andati in ferie i nostri connazionali a partire dal secondo dopoguerra

di Annarosa Toso

Presentato il progetto dell'Archivio della vacanza italiana. Sarà composto da foto, manifesti e cartoline che ricordano come e dove sono andati in vacanza gli italiani a partire dal secondo dopoguerra.

“Appoggiamo questa iniziativa che coinciderà con i cento anni dell'Enit – ha dichiarato il presidente dell'Enit, Giorgio Palmucci -. La mostra fotografica aiuterà a fare conoscere all'estero come erano gli italiani degli anni 50/60 e come il viaggio si è evoluto negli anni. Noi come Enit, abbiamo raccolto l'invito a partecipare alla realizzazione di questa mostra, alla luce della ampia documentazione dei nostri archivi, con l'obiettivo che questa retrospettiva sia anche di stimolo ai turisti stranieri nella scelta della destinazione Italia”.

La vicepresidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli, ha sottolineato che la mostra ripercorre quasi cento anni di vacanza ed è un immenso patrimonio che va valorizzato e messo a frutto. “E' uno spaccato di vita per riflettere sulla nostra storia”.

Il presidente di Artix, Marco Panella, e curatore dell'Archivio della Vacanza italiana, ha evidenziato l'importanza della mostra che servirà anche a illustrare la storia dell'Italia negli anni della ripresa economica, dalle colonie per i bambini ai soggiorni termali. “A gennaio sui social e tramite i nostri media pertner rivolgeremo agli italiani la prima Call for Memory, che rimarrà aperta fino ad aprile e sulla quale si andrà a costituire il primo nucleo dell'Archivio della vacanza italiana”.

Renzo Iorio, presidente del gruppo tecnico cultura e sviluppo di Confindustria, ha dichiarato che attraverso il linguaggio universale delle immagini si potranno ripercorrere pezzi inediti della storia degli italiani e conoscerne le tradizioni.

Luigi Cantamessa, direttore generale della Fondazione Fs, ha mostrato delle immagini che fanno parte degli archivi fotografici della fondazione. “Storie di famiglie, di comitive, di bambini che grazie alle Ferrovie dello Stato hanno avuto modo di percorre l'Italia, dalle grandi città d'arte alle piccole città di provincia, alle località balneari e montane. Molti dei treni storici sono stati riattivati e sono funzionanti su alcuni percorsi. Varrebbe la pena di provare questi itinerari e tornare indietro nel tempo”.

Fonte = GUIDA VIAGGI 22/11/19