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Giordania, al via l'operazione fiducia

Giordania, al via l'operazione fiducia

17 Febbraio 2016

Non è una mission impossible, ma la Giordania è pronta a rilanciarsi sul mercato italiano e internazionale. La task force che il Jordan Tourism Board ha messo in piedi per rilanciare la destinazione Giordania nei mercati europei è al lavoro per raccogliere anche i suggerimenti dei t.o e dei player del trade.

Proprio per questo Adel Amin, direttore marketing del Jordan Tourism Board, è volato a Milano dove alla Bit ha incontrato numerosi operatori e media specializzati. «Siamo consapevoli della difficoltà del momento – ha ammesso Amin – suffragati da alcuni dati inoppugnabili: l’Italia, dal 3° posto che occupava nel nostro rating turistico, è scivolata in fondo come altri bacini europei e sappiamo che la percezione del Medio Oriente non è tra le migliori nelle piazze italiane, ma vogliamo e dobbiamo reagire. Già nel settembre del 2015 abbiamo avviato operazioni promozionali e pubblicitarie in Gran Bretagna, nostro primo bacino europeo, e in Francia e Germania. Così come abbiamo studiato una vasta campagna anche in Italia, con immagini pubblicitarie nelle metropolitane, outdoor sugli autobus e tanti video virali».

Al tempo stesso c’è da presidiare l’ambito operativo con i partner del tour operating: occorre soprattutto compensare lo stop dei voli diretti della Royal Jordanian con una operazione di charter tutta da reinventare. Non è un mistero che a fronte di certe difficoltà, solitamente i t.o. chiedono un adeguato supporto agli investimenti pianificati per eventuali linee charter e probabilmente questo sarà lo snodo nelle trattative tra Jordan Tourism Board e operatori italiani.

Per tornare alla promozione in Italia e alla tipologia d’offerta che la Giordania intende supportare, il responsabile marketing del JTB in Italia, Marco Biazzetti non ha dubbi: «Dobbiamo puntare sul recupero del segmento leisure, focalizzando l’attenzione sulle nostre eccellenze come Petra, Wadi Rum, Mar Morto e Betania, sito battesimale che nel 2015 è stato proclamato Patrimonio Unesco. Dovremo pensare anche a educational con gli agenti di viaggi per trasmettere una nuova percezione della Giordania, paese musulmano tranquillo, sicuro e ospitale». Una sfida tutta da giocare, ma non mancano le chance per vincerla. - di Andrea Lovelock - fonte: L'AgenziaDiViaggi.it