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Franceschini: Camera approva tutte le mozioni sul turismo

Franceschini: Camera approva tutte le mozioni sul turismo

17 Aprile 2014

Franceschini si è soffermato sul budget sempre più ridotto del Mibact che "nel 2000 era lo 0,39% del bilancio dello Stato e nel 2013 è sceso allo 0,20%". Ma subito è tornato a sottolineare il generale contesto di crisi del Paese, che rende difficile immaginare una svolta nei finanziamenti. "Siamo alla vigilia di un decreto del governo che inciderà molto sulla spending review - ha ribadito e in questo schema bisogna che ci sia la consapevolezza da parte della politica che non bisogna tagliare e io mi sto impegnando per evitarli". Quindi il ministro ha spiegato che è giusto aver creato un dicastero Cultura e Turismo: "I turisti che vengono in Europa lo fanno per l'offerta culturale che questo continente propone. C'è molto da fare, a cominciare dalla ristrutturazione delle strutture dello Stato che devono occuparsi di turismo e dalla rivisitazione del Titolo V con una diversa impostazione delle competenze".

Illustrando le linee del suo programma alla commissione Cultura della Camera, Franceschini ha spiegato che l'esigenza di modernizzazione della macchina ministeriale è dovuta anche all'arrivo della nuova delega per il turismo. Ma un tema particolarmente urgente, ha ricordato, è quello dei tagli di funzionari di prima fascia imposto dalla spending rewiew. In tutto, ha confermato, si tratta di 32 persone (che andranno in pensione e non verranno sostituiti) tra funzionari della struttura centrale, soprintendenti e direttori regionali. La conseguenza sarà un intervento sulle soprintendenze che dovranno essere in parte accorpate.

Il come, però, è ancora da stabilire e lo si farà anche dopo aver sottoposto la questione al Consiglio Superiore dei Beni culturali: "Si vedrà se procedere ad accorpamenti territoriali - ha precisato il ministro - o a un sistema di soprintendenze miste, che forse semplificherebbe il quadro". Di sicuro il ministro ritiene "indispensabile modernizzare il ministero di Beni culturali e Turismo", anche se, rispetto all'idea di riforma del Mibact anticipata dal suo predecessore Massimo Bray, ha annunciato: "In un paese come l'Italia, la direzione generale per l'archeologia non può essere accorpata". - Fonte: Travelnostop.com