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Europa: c'è chi sorride

Europa: c'è chi sorride

27 Gennaio 2014

La fiera del turismo di Berlino, in programma come sempre all'inizio di marzo, non conosce crisi e i numeri parlano da soli: ad oggi si attendono 10mila aziende espositrici, che copriranno 180 Paesi, e si spalmeranno su 26 padiglioni. Poi, ovvio che si dovrà tastare il terreno in loco per avere conferme, ma intanto le premesse ci sono e sono positive.

Tedeschi a due cifre

Non solo giro d'affari, ma anche profitti: crescono i numeri dei tour operator tedeschi, che nel passato esercizio hanno messo a segno un volume d'affari di 25 mld di euro. I 57 operatori che corrispondono a circa l'80% del mercato mostrano un incremento del 3,8% a quota 19,9 mld di euro. Si tratta di una crescita ma comunque inferiore a quella registrata nell'anno prima, anche se dalla crisi 2009 il mercato globalmente ha accumulato una progressione di ben il 17%. Ma attenzione: non si tratta, nell'esercizio in questione, di un aumento di clienti, che invece rimangono costanti. Ha inciso invece l'andamento positivo di prodotti ad alta spesa, come crociere e lungo raggio, oltre al fatto che gli operatori hanno a volte riversato sul cliente aumenti di costo dell'acquisto di hotel e posti aerei.

Nonostante una situazione stagnante di fatturato, Tui mantiene il primo posto nel ranking, seguito da Thomas Cook che, nonostante un calo dei passeggeri, è riuscito ad aumentare il giro d'affari. Seguono Der Touristik, Fti Group, Alltours, Aida Cruises e Schauinsland, tutti in forte crescita dietro i big. E ora si guarda al 2014: gli operatori tedeschi si attendono ancora una lieve crescita, intanto il prenotato fino alla fine di novembre dell'anno scorso segnava un aumento del fatturato del 5% e per l'intero esercizio si stima un incremento tra il 3 ed il 4%. Sempre Spagna, Turchia e Grecia le favorite, mentre pare che l'Italia abbia sofferto un calo della domanda.

Per gli inglesi torna il pacchetto

Cauto ottimismo è quello che si respira nel Regno Unito: lo dice l' Abta, l'associazione trade di riferimento, che sintetizza così i trend attesi per il 2014: consumatori che intendono spendere di più rispetto all'anno scorso ma mantenendo al tempo stesso forte l'attenzione sul value for money, insieme ad un ritorno di buone performance per il pacchetto organizzato. "Dopo diversi anni di mercato difficile stiamo vedendo i primi segni di ottimismo tra i consumatori - fa sapere Mark Tanzer , chief executive dell'associazione -. Tuttavia, proprio per la sempre alta attenzione ai budget familiari, ci aspettiamo che siano le destinazioni consolidate ad avete la meglio".

Insomma, si andrà sul sicuro, ma con qualche variazione sul tema: stessa meta, magari, ma un diverso resort. Continuerà anche l'onda lunga degli eventi come il Giubileo di Elisabetta II e le Olimpiadi che, insieme alle campagne portate avanti da tempo dall'Ente del turismo, favoriranno ancora il turismo domestico. E daranno ancora soddisfazioni i baby boomers , vale a dire la fascia 55-64 anni.

La Sicilia tra i favoriti

Ma ci sono buone notizie anche per noi: tra le dodici destinazioni "da tenere d'occhio" nel 2014 spicca la nostra Sicilia, favorita insieme a Brasile (per ovvi motivi sportivi), Antigua, Costa Rica, Grecia, Malesia, Mauritius, Costa pacifica e Baja California in Messico, Oman, Portogallo, Slovenia e Stati Uniti come Texas, New Mexico e Alaska.

Intanto l'anno passato si è chiuso con un segno positivo. Tour operator e agenzie hanno fatturato 38 mld di euro nell'esercizio 20122013, il 4,3% in più dell'anno prima. Di tutte le vendite, il 46% è stato appannaggio dei pacchetti, per circa 16,5 milioni di clienti. E' una performance altalenante, nel senso che segna un lieve calo (due punti percentuali) rispetto all'anno prima, ma è tuttavia un bel balzo in avanti rispetto al 37% del 2010. Potenza dell'all inclusive, molla all'acquisto del pacchetto nel 35% dei casi.

Francia col segno meno

Di segno opposto quanto accaduto in Francia nel 2013. A dicembre il Seto , Syndacat des entreprises du tour operating, ha presentato un bilancio tutt'altro che soddisfacente, su cui hanno pesato il calo dei consumi, la crisi economica, la disaffezione da mete importanti per il mercato d'Oltralpe quali Tunisia ed Egitto. I clienti dei t.o, nel periodo primo novembre 2012-31 ottobre 2013, sono stati 6 milioni 674mila 332 (-9,8%). La diminuzione dei clienti di pacchetti di viaggio, scesi a 3 milioni 997mila 059, è stata pari all'8,2%, mentre per i voli secchi è stata addirittura del 12%.

"Non è un risultato brillante", ha commentato René-Marc Chikli, presidente del Seto, che evidenzia come buona notizia unicamente l'aumento dell'entrata unitaria media del 4,9%, che si attesta a 756 euro. Il volume d'affari, nel complesso, è pari a 5 milioni 48mila euro, -5,4% rispetto al'anno precedente. In termini di destinazioni, da notare che il Marocco diventa la prima nel medio raggio, superando la Tunisia, con quasi 336mila passeggeri. Brilla, poi, la Sardegna con un aumento dei passeggeri del 46%: con un totale di circa 97mila, l'isola si piazza al nono posto della top ten delle mete di medio raggio davanti alla Grecia continentale, scesa di tre posizioni. Sul lungo raggio perdono tutte le mete solitamente più gettonate, eccezion fatta per Messico (+3%) e Senegal (+1%).

I numeri

25 mld di euro

Il giro d'affari

dei tour operator tedeschi l'anno scorso. Cifra in crescita

46%

La quota

dei pacchetti sulle vendite in Uk del 2012-2013 (totale 38 mld)

-9,8%

Il calo dei clienti

registrato dai t.o. francesi del Seto nel 2013 - Fonte: Guida Viaggi (di Mariangela Traficante)