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Esterometro in agenzia: cosa fare e come evitarlo

Esterometro in agenzia: cosa fare e come evitarlo

04 Aprile 2019

È la seconda grande novità del 2019: dopo il debutto della fattura elettronica, tra poche settimane sarà la prima volta dell’esterometro, ovvero la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle operazioni con le imprese con sede fuori dai confini nazionali. Una casistica che, per le agenzie di viaggi e le imprese del turismo, è decisamente frequente, considerando anche il fatto che alcuni fornitori con management italiano hanno sede all’estero.

Quando compilare l’esterometro

Ma in quali casi l’agenzia di viaggi deve comunicare le operazioni con l’estero al Fisco? Giulio Benedetti, commercialista esperto in tematiche legate al turismo, distingue innanzitutto due casi. “Il primo riguarda le fatture di vendita - elenca -. In questo caso l’agenzia può emettere la fattura elettronica (che, per le operazioni con l’estero, non è obbligatoria)”. Il documento va compilato inserendo il codice destinatario ‘XXXXXXX’, come già indicato in passato dall’Agenzia delle Entrate. Se invece il dettagliante decide di emettere fattura cartacea, la transazione va poi comunicata nell’esterometro.

“Il secondo caso sono le fatture di acquisto. Che invece vanno inserite tutte nell’esterometro” prosegue Benedetti. Non solo: “L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che vanno inserite non solo le fatture, ma anche tutti i documenti di conto, anche se non sono ‘invoice’”.

Nel caso in cui l’agenzia lavori come intermediario, dunque, in linea di massima l'esterometro è evitabile, in quanto la fattura viene emessa direttamente al cliente e il documento relativo alle commissioni rientra nella casistica delle fatture di vendita.

Se invece si tratta di un 74ter è probabile che le operazioni relative debbano essere comunicate all’Agenzia delle entrate.

Un possibile cambio in corsa

“Comunque - avverte Benedetti - è allo studio del Governo una modifica alla normativa che renderebbe l’esterometro non più mensile ma trimestrale”. Anche se, precisa il commercialista, “per la compilazione di questo modulo fa fede la data di emissione della fattura: se l’agenzia emette le fatture con cadenza trimestrale di fatto l’esterometro viene inviato una volta ogni tre mesi”.

 

Fonte = TTG ITALIA 04/04/19