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Enac: 'Body scanner operativi a Fiumicino e Malpensa'

Enac: 'Body scanner operativi a Fiumicino e Malpensa'

21 Gennaio 2015

L Ente Nazionale per l Aviazione Civile rileva in particolare che alcuni organi di stampa hanno riportato numeri non corretti in merito alla quantità e all utilizzo dei security scanner (i cosiddetti body scanner).

L Enac informa che, terminata la sperimentazione condotta a partire dal 2010 per un periodo limitato di tempo, come disposto nel corso delle riunioni del Cisa-Comitato Interministeriale per la Sicurezza del Trasporto Aereo e degli Aeroporti  di cui l Enac ha la presidenza  la situazione attuale è la seguente.

La situazione reale

L Enac, che aveva inizialmente messo a disposizione un proprio avanzo di bilancio di 2 milioni di euro nel momento dell avvio della sperimentazione, ha acquistato quattro macchinari utilizzando pertanto solo una parte dello stanziamento previsto. I security scanner sono stati destinati agli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Si precisa tuttavia che i security scanner vengono usati in questi aeroporti come controllo aggiuntivo rispetto ai controlli di security eseguiti su tutti gli scali nazionali. Di questi quattro macchinari, i due installati a Milano Malpensa sono operativi per il controllo dei passeggeri diretti a destinazioni sensibili tra cui, ad esempio, Usa e Israele.

Dei due macchinari destinati a Roma Fiumicino, uno è operativo per i controlli aggiuntivi dei passeggeri del Terminal 5 (T5). Un secondo security scanner, invece, è al momento in fase di riposizionamento all interno del Terminal 3 (T3). L installazione definitiva e il posizionamento del macchinario termineranno nel giro di una decina di giorni.

Da fine mese, l Enac assicura che anche questa seconda macchina sarà utilizzata come controllo aggiuntivo di security, come concordato con il ministero dell Interno e nel rispetto delle recenti disposizioni europee. La security, infatti, è comunque garantita dall utilizzo degli altri apparati di sicurezza.

I macchinari operativi nei due scali italiani, come quelli utilizzati negli aeroporti statunitensi, sono i Security Scanner L3 Provision, con l algoritmo ATR (Automatic Target Recognition), che riduce le anomalie (falsi allarmi e/o mancato rilevamento di oggetti potenzialmente pericolosi) e consente di ottimizzare i tempi e il numero degli addetti previsti. Gli addetti ai controlli (Screener), peraltro, hanno ricevuto una formazione professionale ad hoc da parte del TSA (Transportation Security Administration).

Nella sua nota l Enac ricorda che i security scanner usati nel nostro Paese non presentano controindicazioni per la salute, né per i passeggeri né per gli addetti alle macchine. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web