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Disaccordo sul Titolo V

Disaccordo sul Titolo V

10 Aprile 2014

«Non è il Titolo V il problema della governance nel turismo», così Gianni Bastianelli, direttore agenzia regionale del turismo del Lazio, aprendo il suo intervento nella tavola rotonda 'La Governance del turismo nella città metropolitana' , tenutosi nell'ambito della 14 edizione di FareTurismo «Già ci sono leggi e regole che stabiliscono come le partecipazioni a fiere ed eventi nazionali ed internazionali siano da farsi all'interno dei padiglioni Enit (tra l'altro pagate con le quote dei partecipanti stessi, non con le disponibilità dell'Agenzia, le cui spese vanno ricercate altrove) - spiega il direttorenel rapporto con il territorio, siamo sicuri che sia il governo centrale a dover stabile come promuovere un territorio? Non capisco quale sia il problema». Secondo Bastianelli il vero problema è di tipo organizzativo e comunicativo: «un conto è la promozione estera che deve essere unitaria, altra l'accoglienza, che è del territorio: è necessario quindi un costante dialogo tra governo centrale e regionale, una coordinazione per poter soddisfare nel modo migliore le attese dei turisti stranieri. Il problema, quindi è l'organizzazione, non il cambio del Titolo V».

Di parere opposto Filippo Donati, presidente Assohotel Confesercenti, che si era precedentemente espresso sull'argomento in un altro momento istituzionale di FareTurismo: «il turismo va governato non lasciato all'inerzia che genera confusione: sono d'accordo con la modifica del Titolo V, basta campanilismi, i turisti non capiscono i nostri confini territoriali». Inoltre per Donati il turismo, «che non è solo hotellerie, ma anche infrastnitture», è un settore centrale per lo sviluppo economico del Bel Paese: «non delocalizza, né meccanizza, ma anzi crea lavoro. Abbiamo però bisogno di regole certe, condivise e di un alleggerimento della burocrazia».

Gli incontri di FareTurismo sono stati l'occasione per la prima uscita pubblica del nuovo sottosegretario al turismo Francesca Barracciu, che si è presentata così: «Grazie quattro volte: per avermi invitato davanti ad una platea di giovani, per poter portare il saluto del ministero della cultura e del turismo, per avermi dato l'opportunità di conoscere da vicino Fare Turismo e di conoscere i rappresentanti delle associazioni di categoria. Mi colpisce la visione d'insieme di questa manifestazione che spazia tra incontro domanda-offerta e aggiornamento professionale. La formazione è fondamentale per il rilancio. L'Italia deve recuperare molto in tutti i settori, turismo compreso», parole sante che ci colpiscono soprattutto perché si sente che il sottosegretario Barracciu ha studiato il settore che sarà di sua competenza, prima di partecipare a FareTurismo. Ma la cosa che ci colpisce di più è che quelle della Barracciu sono le stesse parole di due o tre o quattro sottosegretari fa. Per chi si occupa di turismo gli anni sono tutti uguali. Anche i sottosegretari però. - Fonte: Travel Quotidiano