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Cuba: il turismo seconda voce del Pil

Cuba: il turismo seconda voce del Pil

14 Luglio 2017

Il ministero dell’economia di Cuba ha stimato in 1.500 milioni di usd quanto il turismo porterà nelle casse dell’Isla Grade, nel primo semestre del 2017 anno in cui le previsioni fissano in 4,7 milioni di visitatori, mezzo milione in più della stima iniziale, il flusso turistico.

L’incremento degli arrivi rappresenta più del 9% di crescita se comparata con lo stesso periodo del 2016 anno in cui per la prima volta Cuba raggiunse il record di 4 milioni di visitatori stranieri.

Il ministro del turismo Manuel Marrero Cruz ha anche evidenziato che il primo semestre 2017 ha registrato l’arrivo di oltre 2,66 milioni di persone, per un incremento del 23,2 % rispetto al 2016. Il Canada prosegue ad essere il paese emissore più importante, mentre esprimono numeri positivi i mercati europei quali Spagna, Francia, Italia e Germania.

Per quanto attiene gli Usa si riscontra un aumento del 150%, nonostante i divieti imposti ai cittadini americani, che debbono essere compresi in una lista di 12 tipologie di viaggio, come stabilito dalla precedente amministrazione Obama, in via di revisione dall’attuale amministrazione Trump.

Marrero, uno dei ministri più longevi dei governi cubani (ministro del turismo dal 2004) ha anche rilasciato la previsione di forare il muro dei 5 milioni di stranieri a Cuba per il 2018, cifra conforme al piano di ampliamento degli alloggi nell’Isola.

Attualmente Cuba dispone di 67mila 769 camere d’hotel, con l’obiettivo di raggiungere le 100mila per il 2030 vista la domanda crescente su L’Avana e i poli turistici marittimil balneari di Varadero, della provincia orientale di Holguín e della Cayería del nord, la città di Trinidad, e la zona centrale. Cuba ha registrato un vero “boom” senza precedenti nel turismo, il settore più dinamico dell’economia cubana, la seconda fonte di reddito del paese. - Fonte: TravelQuotidiano.com