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Agenzia digitale e tax credit

Agenzia digitale e tax credit

26 Gennaio 2014

Il tax credit potrebbe spingere l'innovazione digitale del settore attraverso una riduzione della pressione fiscale in base agli investimenti effettuati dagli operatori. Per l'Agenzia digitale si guarda al modello della spagnola Segittur. «L'agenzia dovrebbe assolvere a due compiti: la promozione della destinazione Italia nel mondo a partire dal sito nazionale e il sostegno alla digitalizzazione delle imprese del turismo», aggiunge Ceci che considera indispensabile la presenza di privati - non solo startup - ma tutte le aziende protagoniste del settore, da bedandbreakfast.it, ad agriturismo.it a casavacanze.it. Con una predominanza di piccole e piccolissime imprese il turismo offre una grande varietà ai viaggiatori ma soffre di una scarsa innovazione e poca disponibilità di risorse. Che rischiano di portare i grandi operatori e le maggiori piattaforme a essere in una posizione dominante rispetto a imprese e destinazioni minori.

Ora il Governo pare credere davvero nella possibilità di rilanciare il settore che potrebbe diventare trainante per un paese che ha il maggior numero di siti Unesco al mondo ma resta dietro a paesi come Francia e Spagna in termini di arrivi internazionali e che è al 26° posto nella classifica mondiale della competitività del turismo (secondo il World Economic Forum). La task force per l'Agenda Digitale sta definendo modelli di standardizzazione informatica del settore, in collaborazione con Expo2015 ed Enit. Si stanno poi ponendo le basi per il Registro digitale delle strutture ricettive. In pratica, ogni albergo, B&B, camping ecc potrebbe avere una scheda anagrafica, con tutti i dati di riferimento e affiancati da georeferenziazione. Questo registro darebbe agli operatori uno strumento di booking diretto, senza dover pagare fee e conquistandosi sul web una visibilità maggiore. Uno dei fattori che rende strategica la disintermediazione è interoperabilità, mettere cioè in comunicazioni i linguaggi. Le informazione potrebbero essere accessibili a tutti in open data, in modo da essere utili a chi vuole progettare servizi digitali, applicazioni di settore.

Ora molte aspettative sono riposte nel decreto «Valore Turismo» che potrebbe approdare in Consiglio dei ministri il 1 febbraio. E l'Italia è pronta, nell'ambito del Semestre europeo che inizia a luglio, a organizzare un'iniziativa sul turismo, nell'ambito di una serie di eventi sull'Agenda digitale. D'altra parte proprio questa settimana il turismo è stato inserito tra i settori "pilastro" dell'Industrial Compact. Il patto sull'Industria della Commissione Ue prevede una serie di misure di rilancio mettendo a disposizione 150 miliardi di fondi e fissando un target del 20% (contro l'attuale 15) per il contributo al Prodotto interno lordo europeo proveniente dal manifatturiero entro il 2020. - Fonte: Il Sole 24 Ore (di Alessia Maccaferri)