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AEROPORTI, OK DELLA UE A 800 MILIONI DI RISTORI

AEROPORTI, OK DELLA UE A 800 MILIONI DI RISTORI

27 Luglio 2021

Arrivano i ristori per gli aeroporti italiani. La Commissione europea ha infatti approvato, ai sensi delle norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato, un regime italiano di 800 milioni di euro destinato a risarcire gli scali e gli operatori di servizi di assistenza a terra per i danni subiti a causa della pandemia di coronavirus e delle restrizioni di viaggio che l’Italia e altri Paesi hanno dovuto applicare per arginare la diffusione del virus.

“Gli aeroporti – ha spiegato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione e responsabile della politica di concorrenza –   sono tra le imprese che sono state particolarmente colpite dalla pandemia di coronavirus. Continueremo a lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri per trovare soluzioni praticabili in grado di mitigare l’impatto economico della pandemia nel rispetto delle norme dell’Ue”.

L’Italia ha notificato alla Commissione una misura di aiuto destinata a risarcire gli aeroporti e gli operatori di servizi di assistenza per i danni subiti tra il 1 marzo e il 14 luglio 2020 a causa della pandemia di coronavirus e delle restrizioni di viaggio in vigore in quel periodo. Nell’ambito del regime, l’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette. La misura sarà aperta a tutti gli aeroporti e agli operatori di servizi di assistenza a terra in possesso di una licenza di esercizio valida, rilasciata dall’Ente nazionale per l’aviazione civile.

Un meccanismo di recupero garantirà che l’eventuale sostegno pubblico ricevuto in eccesso dai beneficiari rispetto al danno effettivamente subito venga restituito allo Stato italiano.

Il 19 marzo 2020 la Commissione ha adottato un quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, che consente agli Stati membri di avvalersi pienamente della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere l’economia nel contesto dell’emergenza determinata dal coronavirus. Il quadro temporaneo rimarrà in vigore fino alla fine di dicembre 2021. Al fine di garantire la certezza del diritto, la Commissione valuterà prima di tale data se il quadro debba essere prorogato.

Fonte = GUIDA VIAGGI 27/07/21