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Viver Sani e Belli - Vacanze finite... in un mare di guai

Viver Sani e Belli - Vacanze finite... in un mare di guai

03 Settembre 2013


II volo che parte... forse domani. L'albergo che doveva avere tre stelle, ma che ha tante stalle... al posto delle camere. La vista mare, che si vede solo sul depliant... Come ottenere il rimborso

Sono tante le circostanze che possono trasformare un momento di piacere in una delusione, in particolare quando si parla di vacanze. I problemi possono sorgere durante il viaggio e continuare in albergo. C'è poi da fare i conti con i bagagli danneggiati o smarriti, con i servizi promessi che, però, non si sono mai visti e quelli pubblicizzati nel depliant, ma non goduti. Le disavventure che possono capitare ai viaggiatori sono tante.

Ecco alcuni consigli essenziali da tenere sempre ben presenti.

Fregatura da pacchetto turistico

Per il Codice del turismo, quando si parla di "pacchetto turistico" si intendono le vacanze con la formula "tutto compreso", che includono il viaggio, l'alloggio e i servizi venduti insieme a un prezzo forfettario.

- Se si verificano degli inconvenienti causati dall'inadempimento dell'organizzatore della vacanza, la prima cosa da fare è segnalare il disagio al referente sul posto del tour operator, il quale dovrà cercare di porvi rimedio. Può accadere, però, che il problema non si risolva. A quel punto è importante raccogliere il maggior numero di elementi (foto, scontrini, testimonianze) come prova del disagio subito.

- Al ritorno dalla vacanza ci sono dieci giorni di tempo (che decorrono dalla data del rientro) per presentare un reclamo scritto (a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno) e documentato all'organizzatore della vacanza e al venditore, cioè all'agenzia viaggi presso cui si è prenotato.

La richiesta dei danni

Supponiamo, per esempio, che l'escursione concordata (e pagata) prima della partenza sia saltata per un guasto al motore del pullman, oppure che dell'animazione promessa dal catalogo non ci sia stata neanche l'ombra. Il turista insoddisfatto per i disagi subiti per i servizi che erano compresi nel pacchetto acquistato e di cui non ha usufruito dovrà inviare la richiesta di rimborso al tour operator.

- Allo stesso modo dovrà chiedere di riavere quanto sborsato per far fronte a un'eventuale situazione imprevista causata da un difetto di organizzazione. Può essere il caso, per esempio, dell'aver dovuto pagare un taxi per raggiungere l'aeroporto perché doveva esserci un accompagnatore che non si è presentato.

- Oltre al rimborso, dovrà essere presentata anche una pretesa di risarcimento per il disagio subito per il "minor godimento della vacanza". Si tratta, in altre parole, dello stress psicofisico in cui incorre il viaggiatore quando le ferie sono andate male a causa di qualche mancanza o inadempienza degli organizzatori.

Il tour operator fa orecchie da mercante?

Se al reclamo non c'è risposta o se il rimborso offerto non è soddisfacente, il turista non si deve arrendere. Prima di ricorrere alle vie legali, però, può cercare una soluzione conciliativa per evitare i costi e i tempi della giustizia ordinaria. Le associazioni di consumatori Adiconsum (www.adiconsum.it), Federconsumatori (www.federconsumatori.it) e Movimento consumatori (www.movimentoconsumatori.it) hanno sottoscritto un protocollo di intesa con due tra le più importanti associazioni di categoria dei tour operator (Astoi) e delle agenzie di viaggio (Assotravel) per cercare, attraverso i loro rappresentanti, di giungere a una soluzione che soddisfi le parti, che restano tuttavia libere di accettare o meno.

Che cosa fare subito sul posto

Pur augurandosi che tutto vada per il verso giusto, è bene tenere presente che una fregatura può sempre capitare. Per questo, è consigliabile conservare tutti i contratti sottoscritti per le vacanze, i documenti di viaggio rilasciati dal tour operator e dall'age