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Rassegna stampa Astoi
TTG ITALIA - «Aiuti alle agenzie fino a marzo 2022»

TTG ITALIA - «Aiuti alle agenzie fino a marzo 2022»

11 Ottobre 2021
"Non bisogna affidare la guardia". Il mantra, ha ripetuto in maniera ossessiva da oltre un anno a questa parte, fa riferimento alla situazione sanitaria. Ma a ben vedere la stessa raccomandazione dovrebbe valere anche per la situazione economica delle aziende. E per quelle del turismo in particolare.
Gli aiuti sono ormai agli sgoccioli e si avvicina la data di scadenza della cassa integrazione. Ma "quello che sfugge è che il 2021 è stato peggio del 2020" richiama il presidente di Astoi Pier Ezhaya. Inoltre, agenzie di viaggi e tour operator non sono ristoranti, che appena aperti possono iniziare a fatturare. Per il turismo organizzato gli incassi veri tarderanno ad arrivare, anche dopo l'apertura delle destinazioni.
"La situazione è lontana dall'essere risolta - afferma Ivana Jelinic, presidente Fiavet -. A un certo punto bisognerà tirare le fila e capire quali sono i danni del settore. Chi lavora sull'incoming da fuori Europa e sull'outgoing ha avuto molti danni".
Una condizione che ovviamente ha investito il comparto in tutto il mondo."Ho letto i dati pubblicati dal Wttc sul periodo pre-pandemico - ricorda Franco Gattinoni, presidente di Fto -: il settore trainante dell'economia è il turismo con il 10,4 per cento del Pil, con un valore di 9,2 trilioni di dollari e 334 milioni di occupati.Nel mondo 1 lavoratore su 4 è impegnato nel turismo". Ora, prosegue, "il turismo organizzato nel 2021 perde il 75-80 per cento del fatturato. Bisogna osare l'immagine vera: un'
Il turismo, insomma, in questo momento dovrebbe essere un vero osservato speciale. "È un settore a rischio - rimarca Luca Patané, presidente Confturismo -. E uno dei pilastri è stata la cassa integrazione. Senza aiuti ci saranno grossi problemi".
Ma di quanto tempo aveva bisogno il turismo per tornare a sostenersi con le proprie forze? "Il minino è marzo 2022" è la risposta di Enrica Montanucci, presidente Maavi, che ricalca le valutazioni di gran parte del settore.
Come ricorda Ezhaya, bisogna evidenziare che "i ristori non sono elemosina, perché per decreto non possiamo lavorare". E aggiunge: "Il fatto è che noi vorremmo ripartire senza ristori". Ma senza prodotti da vendere ovviamente non è possibile.

DAI VOUCHER ALLA FIDUCIA
Su agenzie di viaggi e tour operator pende intanto la scure dei voucher. "Ho venduto 47mila euro di voucher quest'estate - ricorda ancora Montanucci -, non ho incassato nulla. Così non è liquidità. Anche con le destinazioni aperte resta il problema dei voucher".
Non solo: c'è anche la fiducia dei consumatori da ricostruire. "Le persone hanno bisogno di essere tranquillizzate - mette in evidenzia Jelinic -. Le comunicazioni istituzionali dell'ultimo anno e mezzo hanno fatto sì che molti sianoti dal viaggiare. Ora il primo passaggio da fare sarebbe quello di comunicare in maniera chiara che alcune cose si possono fare". Ma non solo: "Bisogna anche semplificare le procedure di viaggio. Non inventiamo mostri burocratici che rendono tutto più difficile".
Per Patané, tuttavia, la paura "ormai è passata" e serve "una strategia delle riapertura che dia fiducia al cliente". Anche perché "chi faceva viaggi di un certo tipo non vede l'ora di partire di nuovo".

Fonte = TTG ITALIA 11/10/21