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SOLE 24 ORE - Caputi: il settore terme è in affanno, urgente la proroga del bonus

SOLE 24 ORE - Caputi: il settore terme è in affanno, urgente la proroga del bonus

22 Dicembre 2021
Il settore delle terme chiede al Governo il rifinanziamento e la proroga del bonus mentre gli agenti di viaggio e tour operator lottano per sopravvivere e lanciano l'ennesimo appello al premier Draghi chiedendo ristori. Con una lettera ai ministri Giorgetti (Mise) e Garavaglia (Turismo) Federterme e Federturismo Confindustria chiedono la proroga del bonus terme ottenuto da 250mila persone ma richiesto da oltre 1 milione di italiani. «Da un lato cittadini e operatori attendono il rifinanziamento della misura, anche per soddisfare gli oltre 800mila cittadini in lista d'attesa, dall'altro si prospetta un grande flop dovuto alla ristrettezza dei tempi fissati dalle norme operative - avverte Massimo Caputi, presidente FedertermeConfindustria -. Se il cittadino non attiva il bonus entro il prossimo 8 gennaio presso lo stabilimento termale lo perderà definitivamente. Secondo i nostri calcoli solo un terzo dei bonus potrà essere attivato per cui circa 165mila bonus andranno persi con dispendio di soldi, tempi e la delusione dei cittadini». Da qui la richiesta dell'associazione al Governo e al Mise di prorogare l'incentivo altrimenti si trasformerà in una beffa per i cittadini, aziende termali e l'indotto turistico. «Tutti sollecitano Mise e Governo a inserire una norma - non onerosa - che allunghi i tempi di attivazione e fruizione del bonus e sarebbe incomprensibile se ciò con accadesse prima del 7 gennaio, data ultima di attivazione del Bonus» conclude Caputi.
Ieri il mondo del turismo organizzato, agenzie di viaggio e tour operator, ha scritto al Governo chiedendo aiuti immediati per il settore. «Senza aiuti si teme la chiusura di oltre la metà delle attività e la perdita di oltre 40mila posti di lavoro» si legge nell'appello firmato dalla Federazione turismo organizzato (Fto) di Confcommercio, Aidit Federturismo Confindustria, Astoi Confindustria Viaggi, Assoviaggi Confesercenti, Fiavet Confcommercio e Maavi Conflavoro. Le associazioni chiedono inoltre «un tavolo di confronto interministeriale, da istituirsi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per potere illustrare al meglio le proposte avanzate e individuare soluzioni idonee a scongiurare la chiusura di migliaia di aziende italiane ed i conseguenti licenziamenti della stragrande maggioranza del personale in forza». Sul settore il 15 dicembre è calata un'altra tegola quando l'Italia ha chiuso ai viaggi verso la Giordania. «Non si vedono chance di ripresa perché non ci sono certezze sugli aiuti del Governo, sui ristori e la Cig - avverte Daniele Tonani, proprietario del tour operator Focus World Services specializzato nel trekking -. Siamo esausti e senza prospettive». L'azienda di Tonani è passata da 1,4 milioni di ricavi del 2019 ai 43mila euro del 2021. Una situazione analoga a quella degli altri agenti di viaggio e tour operator che quest'anno «hanno perso oltre l'80% del fatturato» ricordano da Astoi.

Fonte = SOLE 24 ORE 22/12/21