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L'Agenzia di Viaggi sito web - Egitto chiama Italia: «tornare al 2010, possiamo farcela»

L'Agenzia di Viaggi sito web - Egitto chiama Italia: «tornare al 2010, possiamo farcela»

26 Gennaio 2013


Nei saloni barocchi dell ottocentesco Manesterly Palace, sulle rive del Nilo, la delegazione Astoi Confindustria Viaggi guidata dal presidente Nardo Filippetti ha incontrato gli esponenti del governo egiziano: il Primo Ministro Hesnam Quandil, il ministro del Turismo Mohamed Abbas Zaazou e il ministro dell aviazione civile Wael al-Maaddawi.

L Ente del Turismo Egiziano ed Egyptair  presenti per il vettore il chairman Tawfic Assy e Hussein Sherif, vp commercial  hanno organizzato in poco tempo l incontro con i tour operator italiani: perché l Italia è tra i primi cinque mercati turistici per l Egitto, e il governo vuole supportare energicamente il turismo, seconda industria del Paese.

La sicurezza, innanzitutto

Filippetti ha riportato serenamente difficoltà e incertezze del tour operating, sottolineando l importanza dei dettagli: anzitutto la sicurezza, che va garantita ai clienti soprattutto sul Sinai. «I tour operator potranno tornare a investire  ha detto  solo quando la situazione sarà stabilizzata. Gli italiani sono viaggiatori giovani, non tutti esperti, spesso non parlano altre lingue, quindi il personale italiano residente è fondamentale: dunque bisogna che l Egitto ne consenta se necessario il rimpatrio via charter, anche dopo soggiorni prolungati; ed è inaccettabile che gli italiani non possano superare il 10% degli addetti nei villaggi; e non è neppure possibile che la complessa burocrazia egiziana costringa il personale per tre mesi nel Paese senza lavorare».

E ancora: Filippetti ha insistito sulla necessità che l Egitto supporti con incentivi i voli charter dei t.o. italiani, ha chiesto trasparenza sugli accordi tra Egitto e compagnie low cost, proprio mentre sta per partire il volo di easyJet tra l Italia e Sharm. Infine il rincaro del carburante non dovrà incidere sui prezzi degli alberghi, che il governo egiziano dovrebbe invece supportare in qualche modo.

Il ministro del turismo Mohamed Abbas Zaazou  un professionista del tour operating con esperienza nel settore privato  ha riportato i numeri della crisi: gli arrivi italiani sono scesi dagli 848mila del 2010 a 458mila nel 2011, risaliti solo a quota 570mila nel 2012. Governo e trade si batteranno insieme su più livelli, in piena unità di intenti, ha assicurato il ministro: con incentivi per riportare in Egitto i charter italiani, puntando sull intermodalità per itinerari combinati su Luxor, Aswan, Santa Caterina, e il rilancio della Valle del Nilo è ai primi posti. «L Egitto è sicuro  ha detto Abbas Zaazou  e lo sarà ancora di più dopo le elezioni. Ma i media parlano solo di quel miglio quadrato di piazza Tahrir, dove gli egiziani esprimono i loro pensieri».

Gli obiettivi per il 2013

Poi è scesa in campo la nutrita e autorevole delegazione italiana, per un animato brain storming con le autorità e gli operatori egiziani, tutti intorno al tavolo: i rappresentanti di Alpitour, Costa Crociere, Eden Viaggi, Going, Hotelplan, Kuoni-Best Tours, Metamondo, Mistral, Settemari, Swan Tour, Viaggi dell Elefante, Flavia Franceschini, dg Astoi, Renzi e Cruciani, entrambi vp Astoi per l intermediazione, con il ministro del Turismo egiziano e quello dell aviazione civile, i vertici di Egyptair. Moderatore Mohamed El Gabbar, direttore dell Ente del Turismo in Italia.

Il ministro del Turismo Abbas Zaazou ha indicato l obiettivo 2013: «Tornare ai numeri del 2010, nel 2012 gli italiani sono aumentati del 29%, possiamo farcela», ha detto in tono gioviale agli attoniti operatori italiani, prima di un accesissimo botta e risposta: «non abbiamo ancora ricevuto gli incentivi charter della scorsa stagione»& «ma è stata firmata la direttiva per imporre pagamenti a 60 giorni» ha risposto Zaazou. «E cosa succede con il volo easyJet?»& «Siamo in grado di competere  ha detto Hussein Sherif di Egyptair  abbiamo 14 voli per Roma e 14 per Milano, e