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l'Agenzia di Viaggi sito web - Ecco il Fondo privato targato Astoi, così Battifora passa il testimone

l'Agenzia di Viaggi sito web - Ecco il Fondo privato targato Astoi, così Battifora passa il testimone

10 Giugno 2016

Mentre Fiavet lancia l’idea di un consorzio, e il governo resta alla finestra, a una ventina di giorni dal termine entro cui l'Italia dovrà recepire una direttiva europea “vecchia” 16 anni, Astoi presenta alla Bocconi di Milano il suo Fondo di Garanzia. «Si tratta di uno strumento alimentato da capitali privati a garanzia dei clienti che viaggiano con i tour operator nostri associati. È uno strumento pensato per durare nel tempo, che comprende sia una parte finanziaria che una assicurativa, gestito nella massima trasparenza per il bene dei soci», afferma Luca Battifora, presidente uscente di Astoi, a cui subentra il suo predecessore Nardo Filippetti.

Il nuovo Fondo proposto da Astoi – «in altri paesi europei strumenti simili esistono da anni, è l'Italia che per tutto questo tempo ha rappresentato un'anomalia con un fondo esistente alimentato da soli privato, ma gestito dal pubblico», dice Battifora – rientra però in un progetto più ampio, che vedrà il lancio di un bollino blu di certificazione. «Il nostro problema – ammette – è che non sappiamo comunicare abbastanza le nostre competenze, non è possibile che ci si affidi sempre a TripAdvisor per le valutazioni in campo turistico». Oggi, invece, fare tour operating significa dare al cliente e ai fornitori garanzie precise, sia in termini di qualità che di garanzie, anche assicurative. 

Più sfumata invece la posizione della distribuzione organizzata, che paga ancora una volta lo scotto della frammentazione. «Come network, abbiamo un progetto in questo senso che verrà presentato a breve, anche se mi sarebbe piaciuto farlo come associazione», ha detto nel suo intervento Franco Gattinoni, presidente del gruppo omonimo. «Ancora non abbiamo capito in quali casi toccherà all'agenzia di viaggi proteggere i propri clienti», ha aggiunto Gian Paolo Vairo, ad di Welcome Travel Group. Solo quando si tratta di pacchetti organizzati in proprio, o anche quando vengono venduti pacchetti dei t.o.? Senza contare i problemi relativi al calcolo del massimale da assicurare, e alla fidejussione da fornire. « Il rischio, per tutte le agenzie, è di non essere più in grado di operare in proprio dal 1° luglio», aggiunge. 

Attenzione, però. Perché i tempi ormai sono veramente stretti – «aspettiamo di ricevere proposte e collaborazione da tutti, dobbiamo trovare soluzioni insieme», ha avvertito il sottosegretario Dorina Bianchi – e la posta in gioco è drammaticamente alta. «È vero, nel nostro confronto con Mibact e ministero degli Esteri si respira un'aria nuova rispetto al passato, ma abbiamo bisogno della collaborazione delle istituzioni a tutti i livelli». Anche perché all'estero si sono già mossi da tempo, e gli 11 milioni di viaggiatori italiani, e relativo fatturato di 6,7 miliardi di euro che viene dal turismo agenziale, possono diventare molti di più, «a patto di fare un vero gioco di squadra». Parola di Battifora.