Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
Rassegna stampa Astoi
L'AGENZIA DI VIAGGI - Il lungo raggio ritrovato ma la corsa è a ostacoli

L'AGENZIA DI VIAGGI - Il lungo raggio ritrovato ma la corsa è a ostacoli

13 Ottobre 2021
Con i corridoi si riattiva il booking, ma tra le adv sono ancora molte le paure: mete sold out e pochi voli? Piano, ma avanti. Mese dopo mese. In un Bolero di riaperture. E se prima la Notizia con la "n" maiuscola era l'attivazione di voli Covid tested per Emirati Arabi Uniti, Canada, Stati Uniti e Giappone, senza garanzia di reciprocità con l'esenzione dell'isolamento in Italia, ma possibili divieti e quarantene all'estero la vera svolta arriva, a fine settembre, con la costituzione dei corridoi turistici per Aruba, Maldive, Seychelles, Mauritius, Repubblica Dominicana e il Mar Rosso egiziano (Sharm e Marsa Alam). I fantastici sei, come li abbiamo definiti, eletti a mete test per la sperimentazione del protocollo Covid free elaborato con le associazioni. Destinazioni ad alto tasso di booking invernale che previo green pass, tamponi vari e soggiorni certificati fanno da trampolino di lancio alla ripartenza dell'outgoing lungo raggio. Ma queste mete, va detto, si aggiungono a quelle prevalentemente europee dell'Elenco C e al prezioso extra Schengen racchiuso nell'Elenco D, il cui ammorbidimento è stato la prima rivoluzione invernale. Via libera quindi ad Albania, Arabia Saudita, Armenia, Australia, Azerbaigian, Bosnia ed Erzegovina, Brunei, Canada, Emirati, Giappone, Giordania, Libano, Kosovo, Moldavia, Montenegro, Nuova Zelanda, Qatar, Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Corea, Macedonia del Nord, Serbia, Singapore, Usa, Ucraina, Taiwan, Hong Kong e Macao. Paesi per i quali, già a fine agosto, è caduto il divieto di turismo dall'Italia per i viaggiatori vaccinati e pluritamponati. Un pezzo di mondo che per gli italiani, nonostante svariati paletti e un confuso panorama globale (avversato da Wttc, Etoa, lata e compagnia cantando) va finalmente riaprendosi al travel. Non basta, certo. Quello che le sigle di categoria, Astoi con Pier Ezhaya in testa, ora chiedono è il ripristino della normalità. Ovvero: la sparizione degli Elenchi dei Paesi buoni e cattivi, a cui il Covid ci ha abituati, e lo stop definitivo ai divieti di viaggio per legge dalla fatidica data del 25 ottobre, quando scadrà l'ordinanza di agosto del ministro della Salute Roberto Speranza. Quello che ci si augura, dunque, è il ritorno a un assetto pre pandemico con eventuali warning della Farnesina e raccomandazioni d'uopo, come nel resto d'Europa già accade. Nel frattempo, grazie soprattutto ai corridoi, un friccico ha attraversato i gestionali dei t.o. che nel caso di Alpitour già nelle ore successive all'ordinanza hanno registrato un balzo del +30% dei preventivi. Anche lato distribuzione, «la luce in fondo al tunnel» si è vista sin da subito, seppur con qualche remora ben espressa da Adriano Apicella, amministratore delegato di Welcome Travel Group: «Va fatto un grande lavoro di comunicazione per spiegare bene l'ordinanza ai clienti. Certamente ammette ci sono alcuni aspetti che non soddisfano appieno, come il protocollo molto rigido, più di quello messo in campo per le crociere, dove non viene fatta distinzione tra chi è vaccinato e chi no». Passaporto di immunità che, alla luce degli ultimi ritocchi alle regole Msc, è ora richiesto a chi vorrà svincolarsi dalla travel bubble e scendere nei porti liberamente, senza escursioni organizzate. Che l'apertura dei corridoi sia un buon punto di partenza per salvare la winter è parere condiviso anche dai soldati semplici: le agenzie di viaggi. Soddisfatti sì, ma non troppo. Per una serie di ragioni: perché potrebbe essere già troppo tardi; perché sono andati persi i due mesi autunnali, troppo freddi per il mare Italia e troppo incerti per i mari esotici; perché Natale e Capodanno in effetti sono già compromessi; perché i tour operator stranieri, liberi di prenotare prima di noi, hanno preso d'assalto e riempito Maldive e Mauritius; perché i voli scarseggiano.  Ma sentiamoli, gli adv. «Aspettavamo con ansia i corridoi, ma sono arrivati molto tardi. Siamo tra gli ultimi a riaprire commenta Michele Gualdascione dell'agenzia Last Minute Store di Bacoli (Napoli) Ora si darà vita a un nuovo modo di viaggiare: su destinazioni come l'Egitto non si potrà più disintermediare, ci rivolgeremo solo ai tour operator per avere maggiore sicurezza e sarà fondamentale scegliere quello giusto. Dubai andrà bene, ma la richiesta sarà forte quando riapriranno gli Stati Uniti e si potrà tornare ai Caraibi». Il problema principale? «Trasporti, aerei e charteristica: le compagnie sono in crisi e ci vorrà tempo prima che reintroducano i voli. Prevediamo di vendere soprattutto Egitto, Maldive, Seychelles e Mauritius. Speriamo di trovare posto», è l'augurio di un altro adv napoletano, Salvatore Spinosa di Sensational Travel Service (Quarto). Che il problema possano essere i collegamenti lo sottolinea anche Sonja Patti di Saudage Viaggi (Belpasso, Catania): «Ogni nuova destinazione che parte è una vittoria, ma noi abbiamo una difficoltà in più perché, essendo in Sicilia, siamo legati agli investimenti dei tour operator in voli sul territorio. Oggi dobbiamo allungare il viaggio partendo il giorno prima per Roma o Milano». Il booking di Natale? Fino all'apertura dei corridoi totalmente fermo, «impossibile prenotare in assenza di notizie certe». Ora qualcosa inizia a muoversi. «Queste destinazioni ci consentono di lavorare d'inverno, che era il nostro problema numero uno sottolinea Angela Schena dell'adv Agintour di Monopoli Ma ci manca tanto l'Oriente: il Giappone era diventato una meta molto importante, così come la Thailandia. Speriamo che al più presto la lista dei Paesi dov'è possibile viaggiare si allarghi». C'è fiducia da parte di Giusy Celozzi della foggiana Skyemotions Travel: «Riusciremo a salvare la stagione invernale grazie alle crociere e alle mete esotiche. Quando apriranno gli Stati Uniti, poi, avremo una crescita per ogni target». Ben fatto, dunque, riguardo ai corridoi che «sono un buon punto di partenza», ma l'obiettivo è «tornare alla normalità imparando a convivere con i protocolli di sicurezza, accettando di buon grado tamponi e vaccini». Punta al recupero degli honeymooner, segmento in vigorosa ripartenza, Fabiana Mucci dell'agenzia Zuma Travel di Roma. «Abbiamo due anni di viaggi di nozze "parcheggiati" e le destinazioni che hanno riaperto sono perfette afferma. Puntiamo sul ritorno dell'advance booking, soprattutto per le crociere, che già incassano prenotazioni per il 2022». Vede «il bicchiere mezzo pieno» Cristian Tameni di Terraviglia Viaggi (Nave, Brescia), ma teme il ritardo accumulato: «Se l'apertura dei corridoi fosse arrivata prima avremmo potuto essere più concorrenziali rispetto ai mercati stranieri. So per certo che molte strutture alle Maldive per Natale sono già sold out, riempite da operatori russi e cinesi. Temo anche il rimbalzo dei prezzi. La domanda di lungo raggio c'è, spero insomma di poter accontentare i miei clienti. Inoltre, mi auguro che dal 25 ottobre siano vendibili anche altre aree dell'Oceano Indiano come Zanzibar e Kenya». Punti di vista lucidi, quelli delle adv, che anche il governo sta imparando ad ascoltare.

Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 13/10/21