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ITALIA OGGI - Turismo: viaggi in ripresa, ma con numeri inferiori al 2019

ITALIA OGGI - Turismo: viaggi in ripresa, ma con numeri inferiori al 2019

15 Dicembre 2022
La fascia alta della clientela non risente dell’inflazione, mentre la fascia media è quella più penalizzata. Le vacanze diventano più brevi, i servizi alberghieri meno costosi e sono favorite le mete di medio raggio rispetto a quelle di lungo.

Nonostante l’inflazione e i rincari gli italiani non rinunciano a viaggiare durante le festività natalizie. Cambiano però alcuni bisogni dei viaggiatori che si mostrano più attenti alle tutele, richiedono maggior assistenza nelle fasi pre, durante e post viaggio e stipulano più assicurazioni integrative. Lo raccontano i dati raccolti dall’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi, l’Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating italiano in merito alla tendenza delle vacanze invernali e delle festività di fine anno.

Le prenotazioni dei viaggi organizzati per le partenze di Natale, Capodanno ed Epifania si avvicinano ai numeri del 2019 pre-pandemico, pur se non perfettamente allineati a causa del caro prezzi, della minor disponibilità di voli per alcune mete, della chiusura di alcune destinazioni come Cina e Russia e del sentiment di incertezza generale.

L’impatto dell’inflazione si vede anche nella discrepanza tra il calo di fatturato e quello di passeggeri. Rispetto al 2019, le entrate dai viaggi di fine anno sono calate del 4%, registra l’Osservatorio Astoi, mentre i viaggiatori sono il 12% in meno.

L’atteggiamento degli italiani verso il resto dell’inverno è leggermente diverso. Se per le festività natalizie le prenotazioni vengono effettuate con anticipo, per il resto della stagione prevale la prudenza e le conferme vengono date all’ultimo. Visto che però “la stagione è ancora in corso, siamo fiduciosi che il numero di clienti si avvicinerà molto a quello pre-pandemico” ha commentato Pier Ezhaya, presidente Astoi Confindustria Viaggi.

La fascia di reddito media la più penalizzata

Dunque l’inflazione e il caro prezzi non fermano la voglia di viaggiare degli italiani ma spingono in alcuni casi i viaggiatori a modificare i comportamenti.
La polarizzazione sulla base del reddito rrisulta evidente. Mentre la fascia alta non risente dell’inflazione, la fascia media è quella maggiormente penalizzata. Le vacanze diventano più brevi (media 8 giorni), i servizi alberghieri meno costosi e sono favorite le mete di medio raggio rispetto a quelle di lungo. La spesa media per persona per le festività di fine anno supera 1.800 euro considerando l'alta incidenza del lungo raggio e il peso delle partenze in altissima stagione.

Molto desiderate l’Egitto, le crociere e la montagna

L’Osservatorio si è poi soffermato sulle mete più desiderate dagli italiani. A lungo raggio sono ambite le Maldive, gli Stati Uniti (soprattutto New York e Miami) e la Thailandia. Nei Caraibi la preferenza va alla Repubblica Dominicana, nell’East Africa a Kenya e Zanzibar; soffrono invece America Latina, Cuba, Messico e Australia. La fascia di pubblico con capacità di spesa media premia invece l’Egitto, destinazione vicina e accessibile anche economicamente. La novità è il ritorno in larga scala delle crociere sul Nilo, di forte valenza culturale, con un rilancio completo della destinazione. Si mantiene inoltre forte l’appeal degli Emirati Arabi e si afferma la Giordania.

Anche l’Europa riconquista l’interesse degli italiani, con preferenze per le principali capitali e le grandi città, in particolare si segnala un’alta richiesta di soggiorni e itinerari in Turchia.

Il comparto crociere chiude il 2022 in modo più favorevole rispetto alle previsioni, anche perché si sono avvicinati a questo tipo di vacanza i giovani e le persone alla prima esperienza a bordo.

D’altro canto la montagna si conferma protagonista delle vacanze invernali in Italia, nonostante gli elevati effetti del caro energia nel settore. Anche qui un cambiamento importante è però in atto: in precedenza il movente dominante era sciare, oggi, invece, si ricercano anche altre esperienze che completano la vacanza sciistica, tra queste il benessere e l’enogastronomia.

Fonte = TTG ITALIA 15/12/22