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IlSole24Ore - Le festività rilanciano il turismo invernale

IlSole24Ore - Le festività rilanciano il turismo invernale

03 Gennaio 2016

Tra Natale e Capodanno gli italiani in vacanza sono cresciuti del 7,7%, mentre per il ponte dell'Epifania si prevede un + 51 per cento. Giro d'affari stimato pari a quasi 8,5 miliardi.

MILANO  - La ripresa dei consumi turistici viaggia più forte di un meteo che, almeno finoa questo momento, è apparso avaro di neve e della reazione emotiva agli attentati parigini del 13 novembre: tra Natale e Capodanno gli italiani in vacanza sono cresciuti del 7,7% rispetto all'anno scorso, mentre per il ponte dell'Epifania si prevede addirittura un balzo in avanti del 51 per cento. Giro d'affari stimato, per tutto l'arco delle vacanze invernali, paria quasi 8,5 miliardi. Un primo bilancio I numeri in questione emergono da un'indagine di Federalberghi realizzata con il supporto tecnico di Acs Marketing Solutions, il cui ultimo capitolo è stato diffuso ieri. Un report che restituisce un quadro piuttosto ottimistico per l'industria dell'accoglienza nazionale. Tra Natale e Capodanno si sono mossi 12,8 milioni di italiani (+7,7%) trascorrendo almeno una notte fuori casa, per un giro d'affari paria circa otto miliardi. Più dell'80% delle persone che hanno viaggiato è rimasto in Italia. L'Epifania sarà invece interessata da un flusso vacanziero di 2,4 milioni di italiani, contro gli 1,56 milioni dell'anno scorso.

«Del totale dei viaggiatori- spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca- 1,2 milioni partiranno esclusivamente per la festività, mentre dei restanti turisti 544mila hanno iniziato la loro vacanza addirittura a Natale e altri 609mila sono fuori casa da Capodanno». Movimento di denaro generato dal ponte: 500 milioni. Il dato è accolto molto favorevolmente da Federalberghi, che tuttavia, sempre attraverso Bocca, ribadisce «come Governo e Parlamento debbano decidere immediatamente una strategia condivisa per fare in modo che i segnali di ripresa di uno dei settori maggiormente trainanti l'economia nazionale possano essere adeguatamente supportati e consolidati».

Vince la montagna

Dove sono andati gli italiani in vacanza? Nonostante abbia nevicato pochissimo, la destinazione preferita è rimasta la montagna, scelta da oltre il 30% dei vacanzieri, poi città - in particolare quelle d'arte -, mare e località termali. Le organizzatissime mete dell'arco alpino hanno sopperito alla mancanza di neve con l'innevamento artificiale. Si è sciato, per quanto in paesaggi talvolta surreali, e nei tradizionali periodi di pienone, come Natale e Capodanno, le località top hanno comunque registrato il tutto esaurito. Tra le città d'arte, l'unica a subire i contraccolpi emotivi degli attacchi dell'Isis a Parigi è stata Roma, dove il traino del Giubileo è apparso piuttosto frenato. Molto bene invece Napoli e la Campania, tradizionalmente forti a dicembre, ma anche Firenze e Venezia, nonché Milano, dove l'effetto Expo non si è ancora spento.

«Il settore alberghiero nel 2015 ha ripreso a sperare», secondo Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi. «I segnali di ripresa, complice anche l'effetto Expo, si sono andati via via consolidando e anche queste ultime festività, malgrado i timori suscitati dagli attentati di Parigi, si muovono in questa direzione». Quanto alla neve, per Palmucci si è sopperito al meteo sfavorevole solo grazie alla «grande capacità tecnica e all'impegno di risorse che hanno permesso già dai primi di dicembre l'innevamento di chilometri di piste. L'auspicio è che la stagione invernale riprenda il suo corso».

Sentiment confermato dall'osservatorio dei tour operator. «A livello complessivo - commenta il presidente di Astoi Luca Battifora si registra un incremento della spesa in turismo da parte degli italiani. Si torna insomma a viaggiare e a beneficiarne sono le nostre città d'arte, ma anche le destinazioni estere. Tra queste ultime spiccano Maldive, Caraibi e Far East. Non è comunque chiaro se l'incremento degli arrivi in queste località sarà in grado di bilanciare la flessione di destinazioni storiche per il turismo invernale italiano, come il Mar Rosso che invece risentono dell'instabilità politica dei Paesi arabi. Quanto alla montagna, le attese erano altissime ma le performance risultano meno esaltanti del previsto a causa delle condizioni climatiche di dicembre». Della serie:è andata bene, ma con il meteo a favore c'erano tutte le premesse perché andasse ancora meglio.

+7,7% GLI ITALIANI IN VACANZA

Lagazuoi al Croda da Lago.I primi dati mostrano presenze in crescita, sia di italiani sia di stranieri: la città punta ad affermare il proprio brand anche tramite una nuova linea di prodottia marchio Cortina nati per promuovere la Regina delle Dolomitie le sue eccellenze, in Italia e all'estero. Al momento sotto l'insegna dello Scoiattolo Rosso si trovano 12 eccellenze gastronomiche, che vanno dalla birra a prodotti non food come i tessili

LA VALUTAZIONE

Le vacanze d'inverno tra montagna e città d'arte

CORTINA / VENEZIA / COURMAYEUR / ROMA / NAPOLI / MADONNA DI CAMPIGLIO /  CORTINA

Superato il dubbio sulla coerenza - ordinanza comunale anti botti e spettacolo pirotecnico offerto dall'amministrazione comunale i numeri danno ragione al Capodanno veneziano: 70mila fra residenti e turisti hanno assistito ai festeggiamenti per il nuovo anno, con 700 chili di fuochi partiti dal pontone posizionato in bacino. I servizi dell'azienda di trasporti Actv e i treni straordinari hanno consentito un deflusso regolare degli spettatori, fino alle 3 del mattino. Per tutto il tempo la zona marciana è stata presidiata Quando papa Francesco annunciò il Giubileo straordinario,i più già erano pronti a scommettere su un Natale da record peri trend turistici della Capitale. Un incremento di arrivi e presenze rispetto all'anno scorso c'è effettivamente stato, ma siamo al di sotto delle aspettative: «Il motivo- spiega Giuseppe Roscioli di Federalberghi- va ricercato in quanto accaduto a Parigi il 13 novembre. Roma nell'anno santo è percepita come un potenziale obiettivo terroristico più delle altre città

Natale a Napoli: un must. Che le polemiche che periodicamente turbano il dibattito della metropoli partenopea non mettono in crisi: il distretto presepistico di San Gregorio Armeno, unito alle tradizioni enogastronomiche stagionali del capoluogo campano continuano a esercitare un appeal enorme sui turisti. In centro storico si fa poi la fila per ammirare il Cristo Velato, nella Cappella Sansevero. «Ottime le performance - da squadre di pulizia, con il compito di raccogliere eventuali bottiglie e facilitare il lavoro delle squadre di pulizia Veritas entrare in azione proprio dalle 3. Nessun episodio rilevante riferito dalla Polizia (in servizio comandante, due funzionari e 50 agenti), e buona la diversificazione dell'offerta: tutti i teatri cittadini erano aperti (Toniolo a Mestre, Goldoni e Fenice in centro storico) d'arte italiane, ecco perché qualcuno interessatoa questa tipologia di offerta ha preferito ripiegare su Napoli o Firenze».

Non aiuta poi il clima di indeterminatezza che l'instabilità politica del Campidoglio ha portato sull'Urbe, «danno d'immagine enorme». Qualche segnale di ottimismo, tuttavia, si coglie: a Capodanno gli alberghi hanno lavorato parecchio. Segno più anche per la Capitale commenta il presidente regionale di Federalberghi Costanzo Iaccarino - di queste vacanze invernali con attrattori culturali storici, come gli scavi di Pompei ed Ercolano, Capri e la penisola Sorrentina, che si sono uniti a nuove realtà, come il fenomeno delle Luci d'Artista a Salerno». Un combinato disposto che si traduce in performance turistiche caratterizzate dal segno più Rifugi, hotel e ristoranti. Cortina (nella foto sopra) ha preparato un'offerta a tutto campo,e se la neve siè fatta attendere- ma tutti gli impianti sono stati regolarmente aperti non altrettanto si più dire della clientela abituale che come ogni anno ha scelto la località bellunese per le feste di fine anno. Fra gli eventi in programma, il Capodanno anni Ottanta allo Stadio olimpico del ghiaccio, con Jerry Calà. In molti invece hanno scelto l'atmosfera più intima dei rifugi: dal rifugio Scoiattoli (dopo il cenone ospiti riaccompagnatia valle in motoslitta), al Col Drusciè, dal Ieri finalmente una nevicata importante che fa pregustare a turisti (e albergatori) un'Epifania coi fiocchi. Ma le vacanze invernali finoa questo punto sono comunque andatea pieni giri, nonostante un meteo particolarmente avaro.

«A fare la differenza- commenta Alessandro Cavaliere, presidente degli Albergatori valdostani- un'offerta che ha investito su qualitàe diversificazione dei servizi». Ottimo lavoro dei preparatori di piste, unito ad attrattori come la Skyway del Monte Bianco o il Forte A Capodanno tutto esaurito. A inizio dicembre un avvio lento, conseguenza dei bollettini meteorologici all'insegna del sereno che scoraggiavano gli avventori last minute. Chi è arrivato in Trentino Alto Adige ha comunque sciato: l'innevamento artificiale ha reso praticabile il 60% delle piste.

«Con grande soddisfazione - commenta Luca Libardi, presidente di Federalberghi Trento - degli appassionati che non hanno di Bard coni suoi eventi culturali. «Le ragioni per venircia trovare- prosegue l'imprenditore- sono numerose, ecco perchéi comprensori valdostani non hanno affatto risentito dell'avvio meteorologico "timido" di questo dicembre». Adesso partono le settimane bianche «e ci sono tutte le premesse- conclude Cavaliere per performance di netto incremento rispetto all'inverno dell'anno scorso» mancato di sottolineare il grande lavoro svolto sulle piste dai nostri preparatori». Fino a questo punto a mancare è stato soprattutto l'effetto scenografico del paesaggio invernale, «ma a Capodanno - prosegue Libardi - non si può dire che le attività ricettive ne abbiano risentito, se consideriamo il sold out registrato praticamente ovunque» - di Francesco Prisco

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