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IL TEMPO -  L'ira della Biancofiore «Così ci prendono in giro»

IL TEMPO - L'ira della Biancofiore «Così ci prendono in giro»

31 Marzo 2021

«Auspicherei che il ministro Roberto Speranza non continuasse a prendere in giro gli operatori economici ed in particolare quelli turistici». È un attacco frontale al titolare della Salute, quello della deputata di Forza Italia, Michaela Bincofiore, «reo» di aver firmato «un'ordinanza emanata solo oggi (ieri, ndr)» e che prevede la quarantena al rientro dalle vacanze all'estero e del tampone. Un provvedimento, per la parlamentare azzurra, che «sa della più classica excusatio non petita accusatio manifesta». In estrema sintesi, «la toppa come si suol dire è peggio del buco», sbotta la Biancofiore. Poi l'affondo. L'esponente di Fi, si chiede «come mai» il provvedimento «non spiega perché la logica del tampone molecolare non valga anche per il turismo italiano infraregionale». Come dire che i confini esteri sono più anti Covid di quelli tra una nostra regione e l'altra?. La misura annunciata da Speranza viene criticata anche dai tour operator. «Quarantena al rientro dall'Ue? Così abbiamo perso tutti - è il commento del presidente di Astoi Confindustria Viaggi Pier Ezhaya francamente non vediamo il nesso di questa misura "sanitaria" e non riusciamo a scollegarla dalle polemiche di questi ultimi giorni sul fatto che si possa viaggiare in alcuni paesi esteri per Pasqua. Perché quest'ordinanza non è stata fatta prima?». La nuova regola della quarantena non piace neanche a Federalberghi. «La toppa è peggio del buco - afferma il presidente dell'associazione, Bernabò Bocca -. Noi non volevamo fare assolutamente la guerra agli italiani che andavano all'estero né tantomeno a tour operator e agenzie di viaggi italiani di cui abbiamo la massima considerazione. Il nostro discorso è solo questo: se il tampone vale per andare all'estero deve valere anche in Italia». «Federalberghi - prosegue Bocca - è convenzionata con più di duemila centri diagnostici per i tamponi in hotel. Se è permesso salire su un aereo col tampone, sia permesso anche in hotel». Intanto, lo stesso governatore dell'Emilia Romagna non riesce a darsi pace. «Trovo curioso - afferma Stefano Bonaccini - che mentre a cittadini e attività economiche vengono chiesti ulteriori sforzi rispettando le restrizioni e le limitazioni, come giusto per fermare il contagio, siano permessi i viaggi di vacanza all'estero». In pratica, per il governatore Dem, «non si possono incontrare i propri cari, magari a pochi chilometri di distanza, ma è possibile prendere un aereo e farne migliaia per svago?». Come dire, «un'assurda anomalia».

Fonte = IL TEMPO 31/03/21