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Il Sole24Ore - Pasqua, più turisti ma non c'è il tutto esaurito

Il Sole24Ore - Pasqua, più turisti ma non c'è il tutto esaurito

29 Marzo 2016

Il bilancio delle vacanze. Le aspettative della vigilia erano molto alte, poi il tempo incerto e gli attentati di Bruxelles hanno causato cancellazioni impreviste. Disdette dagli Stati Uniti - Più penalizzate le città d'arte maggiori - Pienone a Mantova, capitale della cultura. Gli italiani che si sono presi un periodo di riposo sfiorano i 10 milioni (+7,1% rispetto alla Pasqua del 2015). il 91% sono rimasti nel Paese.

Le aspettative della vigilia erano altissime, complice una notevole spinta delle prenotazioni. Poi ci si sono messe due variabili: l'incertezza meteorologica e soprattutto gli attentati di Bruxelles. La prima ha portato a un leggero calo delle partenze last minute, i secondi hanno causato qualche cancellazione. E così il turismo pasquale da e per l'Italia rallenta ma resta caratterizzato dal segno più, a testimonianza di una ripresa di settore che ormai va avanti dall'anno scorso e incoraggia a essere ottimisti.

Ieri il premier Matteo Renzi, twittando da Mantova, capitale della cultura, ha commentato così il bilancio del turismo pasquale: «Città italiane piene di turisti nonostante il tempo». Gli unici dati disponibili, al momento, sono quelli elaborati dall'istituto Acs Marketing Solutions per conto di Federalberghi. Stime assolutamente eloquenti: sono circa 9,7 milioni gli italiani (pari al 15,9% della popolazione) che si sono mossi in tutto il periodo di vacanza, per un incremento del 7,1% rispetto alla Pasqua del 2015.

Le mete preferite, per il 91% degli italiani rimasti entro i confini, sono state il mare (29% della domanda rispetto al 31% del 2015), le località d'arte maggiori e minori (28% contro 26% del 2015), la montagna (23% contro il 24% del 2015), i laghi (3% contro il 5% nel 2015) e le località termali e del benessere (al 3% come nel 2015). Guardando all'8% che è andato all'estero, le grandi capitali europee hanno assorbito il 73% della domanda, mentre un sostanzioso 12% si è rivolto a località marine e crociere.

La permanenza media si è attestata sulle 3,5 notti con una spesa media pari a 332 euro (306 euro per chi è rimasto in Italia e 639 euro per chi è andato all'estero), risultato che ha generato un giro d'affari di circa 3,22 miliardi (+4,5% rispetto al 2015). Se per gli italiani in  vacanza la struttura ricettiva preferita resta la casa di parenti o amici (capace di intercettare il 31,2% dei flussi rispetto al 32,4% del 2015), cresce l'albergo (27,9% contro il 26,9% del 2015), poi case di proprietà (13,4% contro il 15% del 2015), bed and breakfast (8,3% contro il 6,4% del 2015) e appartamenti in affitto (3,7% contro il 4,2% del 2015).

«Accogliamo con favore il trend positivo che il mercato registra - commenta il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - e chiediamo al governo di sostenerlo attraverso la riduzione della pressione fiscale che grava sulle imprese del turismo. Meno tasse sul lavoro, di conseguenza, meno tasse sui beni strumentali, meno tasse sugli interventi di riqualificazione servono ad aprire la porta agli investimenti produttivi che creano ricchezza e posti di lavoro per tutto il Paese»

Effetto­-attentati

È andata tutto sommato bene, ma sarebbe potuta andare ancora meglio per il sistema ricettivo del nostro Paese, senza gli attentati di Bruxelles e il conseguente invito della Casa Bianca a evitare le grandi capitali europee. «Gli atti terroristici di Bruxelles - spiega il presidente di Confindustria Alberghi Giorgio Palmucci - hanno arrestato i segnali di ripresa registrati già da qualche mese e gli effetti della crisi internazionale hanno influenzato sia la domanda interna che quella internazionale. A essere maggiormente penalizzate sono state le città d'arte e le grosse metropoli come Roma e Milano dove anche il segmento upscale ha da subito evidenziato un rallentamento delle prenotazioni per il periodo di Pasqua. Bene le località montane, agevolate quest'anno da condizioni meteo favorevoli e dalla presenza di neve sulle piste da sci».

Rallenta la crescita Usa Gli americani - si veda Il Sole 24 Ore del 18 marzo 2016 - fino a qualche settimana rappresentavano la nicchia di mercato più promettente per il sistema ricettivo italiano: uno studio di Jfc Tourism & Management prevedeva, infatti, per il periodo pasquale, un incremento del 16,2% sulle presenze a stelle e strisce, per una spesa da 92 milioni.

Poi è accaduto quello che sappiamo «e purtroppo - commenta Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc - ha avuto delle conseguenze. Si sono registrati degli annullamenti, sulla scia delle raccomandazioni del governo statunitense, ma per fortuna non tali da pregiudicare l'andamento della stagione». Da rivedere insomma al ribasso di un paio di punti percentuali le stime di crescita della vigilia.

Gli italiani all'estero Gli attentati di Bruxelles hanno influito anche sulle scelte della clientela italiana interessata a viaggiare nel mondo? «Di sicuro - risponde il presidente di Astoi Luca Battifora - negli ultimi giorni il pubblico diretto nelle capitali europee e in particolare a Parigi ha chiamato i tour operator chiedendo rassicurazioni, ma per fortuna non si è registrata una corsa alle cancellazioni». La fotografia della domanda di destinazioni estere è ormai la stessa da un anno a questa parte: c'è un pubblico interessato alle mete a lungo raggio, come Caraibi, Maldivee Far East,e un pubblico che punta alle capitali europee. «La domanda per i Paesi arabi - aggiunge Battifora - si è inevitabilmente contratta».

Boom delle crociere

Il segmento crociere, percepito come particolarmente sicuro, è in questa fase caratterizzato da grande vivacità. «Più di 44mila passeggeri - spiega Leonardo Massa, country manager italiano di Msc Crociere- hanno deciso di trascorrere le vacanze di Pasqua a bordo delle nostre navi. Gli italiani hanno preferito principalmente le mete nel Mar dei Caraibi, in particolare apprezzato è l'itinerario di Msc Opera in partenza da Cuba alla volta delle Isole Cayman, Messico e Giamaica». Perché un'offerta funziona quando riesce a leggere con rapidità i cambiamenti del mercato. - di Francesco Prisco

  • Il Sole24ore 29-03-2016 pag 11
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