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IL SOLE 24 ORE - Turismo, serve un fondo da 500 milioni per ripartire

IL SOLE 24 ORE - Turismo, serve un fondo da 500 milioni per ripartire

04 Giugno 2021
Sostegni Bis Per 8omila imprese stanziati 250 milioni, solo 3.125 euro per attività

Aiuti del tutto inconsistenti. A dirlo le imprese del turismo organizzato che nei primi 5 mesi del 202i hanno perso 5,5 miliardi dopo i 12,5 del 2020. Per agenzie di viaggio, tour operator, guide turistiche e aziende turistico ricettive il decreto Sostegni Bis ha previsto il rifinanziamento del fondo con un incremento di soli 150 milioni per quest'anno, che si sommano ai reo milioni già stanziati con la legge di Bilancio 2021. «Una misura decisamente irrisoria considerando che la platea dei beneficiari è di almeno 80mila imprese segnalano in una nota le associazioni del comparto Aidit Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi, Fiavet e Fto-Federazione turismo organizzato Confcommercio. Le somme stanziate sono assolutamente inadeguate per ristorare migliaia di imprese, che mediamente hanno perso quasi il 90% del proprio fatturato». In altre parole per ognuna delle 80mila attività considerate, non sono stati considerati i bus turistici, con il Sostegni bis per quest'anno verrà ristorata a fondo perduto in media con 3.125 euro, importo ché per l'intéro arino arriva a 260 euro al mese. Nemmeno un intervento palliativo ma una misura del tutto inadeguata per imprese ferme da quasi 18 mesi. Pesante il sentiment tra gli imprenditori che si sentono abbandonati perché non capiscono la ratio di certe misure così concepite. L'obiettivo è di salvarsi da soli con la ripresa della normale attività. Invece le aziende soffrono anche per i gravi ritardi nei pagamenti dei ristori già attribuiti da settembre 2020, degli importi stanziati solo la metà è arrivata nelle casse degli operatori del turismo organizzato. Da qui la richiesta di un rifinanziamento del Fondo di almeno 500 milioni di euro da destinare in via esclusiva alla parziale copertura delle perdite delle agenzie di viaggio e dei tour operatore di considerare le specificità di questo computo e del settore in generale. «Se un Governo chiude un settore per decreto, lo deve indennizzare si legge nella nota delle associazioni -. Ciò che la politica sembra non capire è che agenzie di viaggio e tour operator sono rimasti a fatturato zero per oltre un anno e mezzo e che la ripartenza che tutti gli operatori attendono con ansia non è dietro l'angolo, visto che la maggior parte delle mete estere sono ancora interdette. Per essere chiari, agenzie di viaggio e tour operator, anche quando hanno riaperto, non hanno generato fatturato a causa della mancanza di prodotto da vendere». Un prodotto che per le agenzie riguarda prevalentemente i viaggi all'estero, in particolare quelli a lungo raggio dove ancora oggi tutto è fermo e resterà in una sorta di limbo ancora per molto tempo. Per il momento si cerca di vendere destinazione di prossimità tra cui il Nord Europa, Spagna, Grecia, Israele e Portogallo. La ripartenza del turismo organizzato è legata ai viaggi verso le destinazioni extra Schengen magari attraverso corridoi turistici per raggiungere gli Usa, soprattutto per portare in Italia questi ospiti.

Fonte = IL SOLE 24 ORE 04/06/21