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Il Sole 24 Ore - Naufragio al Giglio. Le indicazioni dello studio legale americano Eaves, che rappresenta 70 passeggeri

Il Sole 24 Ore - Naufragio al Giglio. Le indicazioni dello studio legale americano Eaves, che rappresenta 70 passeggeri

28 Gennaio 2012

Prime stime sui risarcimenti

Per ogni vittima i familiari potrebbero ottenere due milioni di dollari

Si profilano risarcimenti ingenti per le vittime del naufragio della Costa Concordia. Benché sia ancora presto per quantificare cifre definitive, la somma da versare potrebbe arrivare a 2 milioni di dollari a persona. Mentre, per i danni materiali e psicologici ai passeggeri imbarcati, sul piatto ci sono circa 40 milioni di euro complessivi per risarcimenti compresi tra 10mila e 15mila euro a persona.

L'indicazione relativa alle vittime arriva dallo studio legale statunitense Arthur Eaves, che ha assunto la rappresentanza di circa 70 passeggeri e famiglie delle vittime della Concordia. In gran parte si tratta di statunitensi, poi tedeschi e francesi, mentre sono stati presi i primi contatti con russi e italiani. Lo studio Eaves aveva, a suo tempo, difeso le famiglie delle vittime della funivia del Cermis, abbattuta nel '98 da una manovra errata di un jet da combattimento Usa. La cifra ottenuta per quella tragedia, e pagata dal governo americano, spiegano i legali, è stata appunto di 2 milioni di dollari per persona. Una situazione diversa dal naufragio ma che dà un'idea dell'entità del risarcimento ipotizzabile. Secondo Arthur John Eaves jr., peraltro, per la Concordia non è opportuna un class action «nella quale tutti finiscono per essere trattati allo stesso modo», ma un trattamento individuale. Tesi opposta a quella dell'avvocato Giulia Bongiorno che, la prossima settimana, presenterà un'azione penale collettiva, come parte offesa, per conto di una cinquantina di passeggeri, anche stranieri.

Per quanto riguarda, poi, i danni materiali e psicologici dei crocieristi, ieri Astoi Confindustria (dietro incarico della compagnia armatoriale) ha incontrato, in una riunione iniziata al mattino e terminata nella notte, le associazioni dei consumatori. In discussione, spiega Furio Truzzi, vicepresidente nazionale di Assoutenti, è «una transazione collettiva per i passeggeri imbarcati sulla Concordia, 3.216, di una sessantina di paesi, e 1.200 non imbarcati, per ogni genere di danno, da quello psicologico a quelli che riguardano biglietto, bagagli, valori e altro. Sul piatto ci sono quasi 40 milioni di euro, per indennizzi compresi in un range tra 10mila e 15mila euro a persona ma più vicini alla seconda cifra». Confconsumatori, peraltro, ha già dichiarato che, se anche l'accordo sarà sottoscritto dalle altre associazioni, si riserva di firmarlo solo dopo valutazioni più approfondite.

Intanto, Costa Crociere si muove sul fronte del risarcimento dei danni materiali per chi è già tornato a casa dopo il naufragio. La compagnia ha inviato una mail alle agenzie che avevano venduto biglietti per il viaggio del naufragio, chiedendo loro di trasmettere una lettera ai clienti interessati. Nella missiva Costa si scusa «per tutte le sofferenze e i disagi». Poi aggiunge che «rimborserà totalmente il costo della crociera» nonché «eventuali spese di trasporto sostenute», a chi «non avesse usufruito di un nostro trasferimento»; aggiunge che «le spese sostenute a bordo saranno azzerate» e, in caso «di spese mediche a pagamento, Costa desidera prendersi carico dei relativi costi»; la compagnia si impegna poi a restituire gli oggetti contenuti nelle cassette di sicurezza, «non appena le recupereremo». La lettera contiene anche un modulo per riepilogare (con documentazione che le attesti) le spese sostenute e descrivere gli oggetti in cassaforte. - di Raoul de Forcade

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