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Il Sole 24 Ore - Estate, meno italiani in vacanza

Il Sole 24 Ore - Estate, meno italiani in vacanza

25 Maggio 2013


Il 22% non ha ancora deciso dove andare, ma le stime di arrivi dall'estero sono buone

Giro d'affari in calo di 2,7 miliardi di euro, presenze ridotte del 7%

Sarà un'altra estate in flessione per il turismo italiano, con arrivi e presenze di nostri connazionali in calo del 7% circa. La stima proviene da un'indagine Trademark, che prevede un calo del giro d'affari fino a 2,7 miliardi di euro e 5,4 milioni di turisti italiani in meno. A mitigare i numeri negativi, le aspettative positive legate ai flussi stranieri. «I vacanzieri italiani - commenta Stefano Bonini, marketing assistant Trademark - sono più che mai decisi a risparmiare e a contrarre i giorni di vacanza. Solo il 22% degli intervistati ha già deciso dove andare in vacanza e quando». A resistere meglio sono Toscana, in particolare la costa della Maremma, Puglia con il Salento e le coste marchigiane e romagnole. In crescita qualche settore specifico: i viaggi in treno, le crociere nel Mediterraneo, la vacanza all'aria aperta.

«Il trend più positivo - sottolinea Bonini - è quello delle vacanze slow a piedi e in bicicletta». Ottimista l'Enit, che parla di segnali positivi dall'estero. L'indagine condotta da hotel.info su 2.500 clienti tedeschi stabilisce che l'Italia supera la Spagna come destinazione preferita. Mally Mamberto, presidente del consorzio Incoming Italia, puntualizza: «Gli olandesi sono in calo e si stima un -6% di arrivi per la stagione; bene tedeschi, scandinavi e belgi, con i russi che crescono a doppia cifra. Privilegiate Liguria, dove sono arrivati i primi cinesi, e regioni del Sud come Sicilia, Calabria e Puglia. Penalizzate le aree che impongono tasse di soggiorno elevate e le strutture senza wi-fi».

Le regioni si stanno attivando per allargare l'utenza. Valorizzare le feste popolari del territorio abbinandole alla magia del fuoco è l'ultima trovata della Regione Liguria, che ha programmato un fitto calendario di appuntamenti pirotecnici. In Veneto si accorcia la stagione, tradizionalmente di quattro mesi: desolazione a giugno, penalizzato da calo di traffico business e assenza di festività, quasi il pienone tra luglio e settembre. «Siamo bravi nella promozione all'estero dice il presidente Confturismo Veneto Marco Michielli - ma è difficile rimpiazzare il 50% di turisti italiani». Venezia attrae sempre; prospettive di tenuta al mare e di crescita sul lago di Garda. «Criticità - sottolinea Michielli - su Abano e la montagna». Cortina rilancia con oltre 200 eventi e 6 mostre da giugno a settembre. Anche le Marche puntano sugli eventi, oltre che su sport e rievocazioni storiche. In Toscana prevista la diminuzione di forme di turismo standardizzate e aumento di viaggi tematici e di lusso, in particolare da Asia, Usa e Nord America.

Nonostante un inizio stagione difficile, entusiasti gli operatori sardi per l'accordo che mette a disposizione di chi prenota online e alloggia in strutture ufficiali prezzi scontati dal 20 al 35% su navi Tirrenia e voli Meridiana. Budget di quasi 4,5 milioni di euro per l'agenzia regionale Pugliapromozione, che ha appena lanciato tre campagne di comunicazione: una nelle capitali europee collegate con voli diretti, una sui canali social e l'ultima dal claim "Questa è Taranto" (600mila euro di investimento), che smarca l'immagine turistica dalla crisi dell'lva. Turismo siciliano in ripresa dopo i ponti di primavera. «Il trend negli hotel è positivo a Trapani, Cefalù, Taormina, San Vito Lo Capo, Sciacca, Taormina ed alle Isole Eolie - spiega Toti Piscopo, vicepresidente turismo di Confindustria Sicilia -. Un buon andamento che però non si traduce per tutti in un miglioramento di fatturato».

La fase recessiva non aiuta