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Il Sole 24 Ore - Estate appesa ai viaggi last minute

Il Sole 24 Ore - Estate appesa ai viaggi last minute

15 Luglio 2013


Le previsioni degli albergatori: verso un calo del 10% delle presenze, un italiano su quattro ha abbassato il budget destinato alle ferie

Trenta milioni di italiani in vacanza: crescono gli acquisti sottodata e la ricerca delle occasioni

Un italiano su quattro ha abbassato il budget a disposizione per le vacanze estive, resta in Italia e sceglie una vacanza "itinerante". È quanto rivela un'indagine del Centro Studi del Touring Club.

Secondo la rilevazione realizzata tra maggio e giugno scorsi, il 60% degli italiani comunque destinerà alle "ferie" quanto speso l'anno scorso mentre soltanto il 16% parla di un budget aumentato. In valore assoluto, un decimo del campione riserva alle vacanze meno di 500 euro, poco più di un quarto si attesta tra i 500 e i mille euro. «La tendenza - conferma Alessandro Cianella, direttore del Centro studi di Federalberghi - è di economicizzare sulle varie tipologie di vacanza, una tendenza in atto a partire dal 2009 e che ci porta a ipotizzare un calo di presenze questa estate del 10%, anche se si tratterà come sempre di una situazione a macchia di leopardo, con eccellenze come il Lago di Garda o il Salento che non accusano il colpo».

In tempi di crisi e calo dei consumi, dunque, il fattore economico è determinante: secondo il Touring Club, infatti, un italiano su due considera "il prezzo vantaggioso" delle strutture ricettive l'elemento maggiormente apprezzato in fase di scelta, seguito dalla presenza del wi-fi gratuito (per il 19% del campione). «In linea generale sono almeno 30 milioni gli italiani che vanno in vacanza - sottolinea Nardo Filippetti, presidente di Astoi Confindustria Viaggi - con una propensione alla spesa più bassa e con una tendenza spiccata verso il sottodata e il low cost che, però, non sempre risulta una logica premiante per il consumatore».

Quanto alle destinazioni, l'estate 2013 porterà tre italiani su quattro verso vacanze entro i confini nazionali. Un dato che conferma la tendenza emersa dalla ultime rilevazioni Istat. Trentino Alto Adige e Puglia le mete preferite, con quote rispettivamente del 20 e del 14%, seguite dalla Toscana (13%). «Il prodotto Italia, soprattutto sul versante balneare, sconta - dice Filippetti - una debolezza strutturale che riguarda principalmente il cattivo rapporto qualità/prezzo. Gli stranieri rappresentano soltanto il 15% del fatturato, comprese le città d'arte». Anche quest'anno, aggiunge, ci si aspetta un trend negativo, in linea con quello del 2012 (-8% delle presenze), «e che come emerso nel Rapporto annuale sul Turismo italiano a cura di Mercury, per i vacanzieri italiani si attesterà sul -10%».

Il 25% dei viaggiatori diretti all'estero, invece, sceglie Francia, Grecia, Spagna e Croazia. Tra le città straniere, invece, restano in testa alle preferenze i grandi classici: Londra, Parigi, Berlino e New York. La bellezza dei luoghi resta la molla dei viaggi estivi, per l'88% degli intervistati, cultura e offerta gastronomica seguono a buona distanza: sono gli elementi più ricercati in media per un italiano su quattro. Dunque, consumatori attenti al prezzo, a caccia di soluzioni convenienti, costretti magari ad accorciare le vacanze per ridurre i costi ma comunque poco disposti a rinunciare alla tecnologia.

Un elemento che conta, parecchio, anche in fase di organizzazione del viaggio: per il 42% degli intervistati, internet è il canale maggiormente utilizzato per recuperare informazioni, o consultando il sito della destinazione o attraverso pagine e servizi specializzati sul web. La vacanza "fai-da-te" si consolida, sia perché i consumatori rivendicano una crescente autonomia, sia perché sono sempre a caccia dello sconto dell'ultim'ora: se un italiano su tre in realtà non acquista servizi perché si muove in auto e va nella seconda casa di proprietà, il 56% degli intervistati dichiara che acquisterà tutto in man