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Il Resto Del Carlino - Nella perla del Golfo 1500 italiani Roma rafforza i controlli sugli aerei

Il Resto Del Carlino - Nella perla del Golfo 1500 italiani Roma rafforza i controlli sugli aerei

06 Novembre 2015

ROMA: Mentre proseguono febbrili le indagini nel Sinai e c'è massima allerta per i turisti stranieri (sono almeno 1500 gli italiani a Sharm El Sheikh solo con i tour operator) la tragedia dell'Airbus A321 Metrojet rischia di mettere definitivamente in ginocchio il turismo egiziano. La Farnesina finora non ha emesso 'sconsigli' e sottolinea che i voli italiani non sono stati interrotti. A chi vuole partire al momento si raccomanda di leggere il sito Viaggiare sicuri, tenersi informati attraverso i tour operator per eventuali disagi e registrarsi sul sito www.dovesiamonelmondo.it.

L'Enac ha disposto che le compagnie aeree nazionali che hanno voli programmati in partenza da Sharm effettuino per proprio conto controlli di sicurezza aggiuntivi rispetto a quelli che vengono normalmente eseguiti presso lo scalo egiziano. Ma ieri diverse compagnie aeree hanno sospeso i voli da e per Sharm. E a seguito di questa decisione sono 180 i passeggeri che sarebbero dovuti rientrare in serata a Malpensa con il volo di ritorno EasyJet cancellato in partenza da Milano. La compagnia precisa che in collaborazione con il governo britannico sta mettendo a punto un piano per riportare in passeggeri in Italia, già a partire da stasera.

Intanto però la situazione rischia di ferire a morte l'industria turistica egiziana, che già negli anni scorsi aveva affrontato vari momenti di crisi. Parla di possibili «sviluppi catastrofici» Nadejda Popova, Senior Travel Analyst di Euromonitor International, secondo cui «i turisti hanno continuato ad andare a Sharm El Sheikh in quanto questa zona è sempre stata dissociata dai disordini di altre zone dell'Egitto. La decisione del Regno Unito sulla sospensione dei voli sta per avere un grave impatto. I viaggiatori rimarranno molto restii a viaggiare in questa parte del Medio Oriente e continueranno a scegliere destinazioni come Dubai, Oman, e forse anche il Marocco, rispetto a mete più vulnerabili come Tunisia ed Egitto».

Oggi dall'Ente del Turismo egiziano nessuno vuole rilasciare dichiarazioni «Attualmente a Sharm - spiega il vicepresidente dell'Astoi Confindustria Pier Ezhaya - abbiamo circa 1500 passeggeri con i tour operator di Astoi (che copre circa il 90% dell'intero comparto, ndr) e ovviamente siamo in attesa di eventuali indicazioni da parte della Farnesina. Nel 2014 la situazione non era stata buona, dato che fino a luglio c'era stato lo sconsiglio. Infine l'attentato di Sousse ha dato un bel colpo, in quanto ha azzerato il movimento in Tunisia e ha rallentato tutto il Nord Africa». red. est