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GUIDA VIAGGI - IL TURISMO ORGANIZZATO OGGI E NEL FUTURO: SCENARI E PAROLE CHIAVE

GUIDA VIAGGI - IL TURISMO ORGANIZZATO OGGI E NEL FUTURO: SCENARI E PAROLE CHIAVE

19 Aprile 2022
Essere snelli, veloci, avere capacità di analisi e di formulare piani alternativi, progettando investimenti nella tecnologia e offrendo un prodotto preciso, dinamico e agile. Ma anche workation, personalizzazione nella conoscenza della clientela, apertura al nuovo e all’avanguardia, come il metaverso. Lo scenario del turismo organizzato oggi e nel futuro a breve termine si fonda su queste parole chiave.
“Nessuno – ha sottolineato Danilo Curzi, ceo di Idee per Viaggiare – può non essere toccato da questi cambiamenti. O ci si adegua o non si sopravvive. L’attività – ha ammonito – non va avanti semplicemente alzando la saracinesca. Bene che ci sia una clientela storica, ma vanno create con la tecnologia altre opportunità”.

Il periodo pandemico ha permesso, di fatto, “a chi aveva un po’ di respiro, di dedicarsi a progetti che potessero coinvolgere – ha affermato Enzo Ghirardi, ceo di Opentur -, categorie di persone con un livello tecnologico più alto della media e che non sono solite recarsi in agenzia”.

“La strada è segnata: la tecnologia è fondamentale – ha aggiunto il vice presidente vicario di Astoi Andrea Mele -. Ci sono operatori che stanno andando direttamente sul cliente finale e questo fa parte del gioco, per esempio Tui, ma credo che oggi ci sia anche una base di collaborazione tra t.o. e adv”.

Se digitalizzazione è un vocabolo molto importante, è vero anche che “il 65% dei progetti di questo tipo fallisce entro due anni – ha rammentato Roberto Pagliara, presidente di Nicolaus Tour -. Bisogna tener presente le resistenze che ci sono a lavorare in modo nuovo. E’ necessario coinvolgere tutta l’azienda e far comprendere i benefici. La digitalizzazione non deve essere fine a se stessa, ma durare nel tempo, accettando nuove sfide e andando verso la multicanalità”.

“Abbiamo 1.500 agenzie che da noi si aspettano investimenti importanti – ha commentato Franco Gattinoni, presidente dell’omonimo network -. La tecnologia costa e va sviluppata in modo corretto. Durante la pandemia non abbiamo mai sospeso il lavoro in questo ambito”. Il Pnrr, ha aggiunto il presidente, “offre opportunità importanti, ma molte agenzie non ne hanno usufruito: sono state solo 790 su 6mila. C’è un investimento di 25mila euro che viene raddoppiato in 50mila, ma probabilmente qualche punto vendita non può permettersi cifre del genere”.

Le testimonianze concrete

In casa Idee per Viaggiare Priority Boarding Card, la piattaforma online semplificata per la gestione della biglietteria aerea, sta dando “risultati quotidiani di crescita”, ha detto Curzi, mentre Nicolaus, grazie a Salesforce, “ha iniziato nel 2017 un processo di digitalizzazione, per poter offrire alle adv una piattaforma di dynamic packaging e cataloghi interattivi”, ha spiegato Pagliara. Gattinoni ha “lavorato con Travel Compositor integrandola con la propria piattaforma e presentato il b2b2c estendibile a tutte le agenzie”.

Il ruolo dell’e-commerce

 Scalapay, fintech attiva nel “buy now pay later”, consente al cliente finale di pagare beni di consumo, vacanza compresa, in tre rate. “In un contesto di contrazione – ha evidenziato – Matteo Ciccalè, partnership director travel – è naturale affidarsi a sistemi di micro-credito. Credo che oggi i sistemi di pagamento siano la quinta ‘p’ del marketing”.
Il portale e-commerce di Gattinoni consente di avere “le porte aperte 24 ore su 24, offrendo un prodotto accessibile in ogni momento, cosa che un’agenzia da sola non riuscirebbe a fare – ha asserito Isabella Maggi, director marketing and communications -, riacciuffando quei consumatori che andavano su altri siti, garantendo la sicurezza di un’assistenza e avvicinando cleinti nuovi”. Da maggio fino a luglio il network ha in cantiere una campagna finalizzata “a dare visibilità alle agenzie”.

Il gruppo Alpitour ha messo in campo il progetto Twin, ha ricordato Paolo Meroni, chief revenue & digital officer di Alpitour, e rifatto i siti Internet per dare maggiore visibilità al prodotto. Obiettivo “riagganciare il consumatore che ricerca online nel passaggio all’offline”.

Appare ormai superato il white label: “Non faceva completare il processo in agenzia – ha testimoniato Dario Ricchiari, direttore commerciale Easy Market -. La vera sfida non è la tecnologia, ma nel marketing, sapendo creare delle differenziali”. Dello stesso avviso Roberto Di Leo, ceo di eMinds: “Il white label è sempre stato un fallimento. Piuttosto la tecnologia può essere esaltare la consulenza, che è il vantaggio competitivo dell’agenzia”.
Chi può essere il vero vincitore, allora? “Potenzialmente ci saranno tanti vincitori – risponde Di Leo -, perché il servizio turistico è poliedrico. E’ necessario capire come la tecnologia l’arricchimento e l’interazione tra la filiera”.

 Fonte = GUIDA VIAGGI 19/04/22