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GUIDA VIAGGI - IL NODO DEI PAGAMENTI IN AGENZIA

GUIDA VIAGGI - IL NODO DEI PAGAMENTI IN AGENZIA

26 Aprile 2022
Pagamenti che si devono velocizzare, addebiti per chi regola con carte di credito e poi un sistema di fattorizzazione (ormai ridotto ad un player) sempre più diffidente nei confronti delle agenzie. Il trade in queste ultime settimane accusa un nuovo problema nell’operatività, che già di suo gli dà del filo da torcere. Sono tanti gli agenti di viaggi che hanno fatto presente alla nostra redazione questo tema delicato.
Mario Malerba, presidente di Team Valore, non ha difficoltà a riconoscere che “le agenzie usavano gli acconti dei clienti per fare cassa, ma ora i tour operator hanno imposto scadenze più strette. Poi c’è chi chiede 1 o 1,5% per chi effettua i pagamenti con carta di credito. Se già prima del 2019 c’erano tante adv che manifestavano problemi di cash flow, sicuramente ora con questo irrigidimento in atto questi problemi si sono acuiti. Il fatto poi che da due società di fattorizzazione ne sia rimasta una sola lascia chiaramente intuire quanta poca fiducia ci sia in quanto a solidità finanziaria del nostro settore”.

L’allarme

Più allarmato ancora il commento di Cesare Foà, presidente di Advunite: “Le agenzie sono allo stremo per mancanza di liquidità e di ristori dovuti a 26 mesi di inattività, inframezzata da stop & go. Ora ecco che i fornitori sovvertono le regole – anche se seguendo le leggi – ma addossando alle agenzie ulteriori aggravi. Chiedere con insistenza l’acconto alle agenzie – prosegue Foà – per me è un cambiamento epocale che muterà per sempre il nostro rapporto. Ci saranno degli agenti che torneranno a fare da soli i tour organizer”. A tutto ciò, secondo Foà, si aggiunge il fatto che “le agenzie di viaggi devono ancora avere i soldi dei voucher da molti fornitori”. E poi lancia l’appello ai colleghi: “Date il minimo acconto ai tour operator, se non ci sono altri servizi prepagati e poi vediamo. Chiedete ai tour operator di avere i dettagli della polizza di insolvenza”.
“In passato con i clienti fidelizzati neanche si chiedeva l’acconto – conferma Antonio Muià, general manager La Diano Viaggi -; oggi la contabilità deve essere rigorosissima. Anche un biglietto aereo va incassato”.

La richiesta di Alpitour

Alpitour World chiede di base un anticipo del 25% e un saldo a 30 giorni prima della partenza. “Una richiesta – sottolinea Alessandro Seghi, chief commercial officer tour operator division – che va in continuità con quanto successo nel periodo pre-pandemico. Ciò che stiamo cercando di fare è riassorbire l’aumento dei costi legati all’incremento dei fattori produttivi, in parte inserendolo nel pricing, in parte in quelli che sono chiamati ‘oneri di gestione carburante e valutari’. Il tutto per avere “un sistema chiaro e trasparente per il cliente e per le agenzie senza alcun tipo di adeguamento posteriore”.

La dichiarazione di Fto e Astoi

Interpellato sul tema dell’irrigidimento nei pagamenti da parte dei fornitori di servizi, Franco Gattinoni, presidente di Fto, ha dichiarato: “Non c’è fiducia da parte del sistema bancario. Ci dovrebbe essere un minimo di credito rotativo. Ne stiamo parlando con gli istituti più importanti per permettere di lavorare e avere un turnover di incasso a 60-90 giorni”.
“Credo che il discorso dei pagamenti si fosse già risolto pre-Covid e che si sia capito finalmente che il pagamento non è un argomento commerciale – aggiunge il vicepresidente vicario di Astoi Andrea Mele -. Anche le associazioni hanno fatto la loro parte: oggi c’è un rapporto continuo fra di loro e questo rappresenta un elemento nuovo”. L.D.-N.S.

Fonte = GUIDA VIAGGI 26/04/22