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Giornale di Brescia - Altro duro colpo per il turismo

Giornale di Brescia - Altro duro colpo per il turismo

07 Luglio 2013


Ma dall'Italia si parte ancora. Farnesina: attenzione a certe località

Crollano i turisti all'ombra delle piramidi. La crisi politica, che ha portato al golpe militare con la destituzione del presidente Morsi, sta avendo gravi ripercussioni sul turismo, messo in ginocchio già dalla rivoluzione di due anni fa, e rischia di compromettere le speranze di ripetere il record di visitatori (14 milioni) registrato nel 2010. Il settore ha avuto segnali di ripresa quest'anno con 4,9 milioni di visitatori da gennaio a maggio, secondo i dati forniti dal ministero egiziano, anche se gli afflussi sono diminuiti del 17,3% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2012, anno in cui gli arrivi erano tornati ad avvicinarsi ai 12 milioni. In base alle cifre ufficiali, a fine aprile le prenotazioni negli hotel del Mar Rosso per l'estate avevano superato l'80%, mentre al Cairo hanno raggiunto il 45%. Dati che hanno ridato fiato al settore che sembrava avviarsi ai picchi del 2010.

Ma la nuova crisi politica ha ribaltato la situazione e adesso gli analisti sono preoccupati per l'impatto sulla fragile economia del Paese, perché a due anni ormai dallo scoppio della rivoluzione, il turismo è entrato in una spirale che rischia d'inghiottire il suo immenso patrimonio archeologico e architettonico e la situazione d'instabilità scoraggia ulteriori arrivi. Giovedì il ministro degli Esteri Bonino ha detto che sono 19mila gli italiani in Egitto, tra turisti e residenti: «Li stiamo seguendo e abbiamo inviato un'equipe di rinforzo». Mentre ieri la Farnesina «ha sconsigliato» i viaggi al Cairo, Alessandria, Suez, Ismailia, Port Said e nel delta del Nilo, nonché il Nord Sinai, dove negli ultimi mesi si è registrato «un sensibile peggioramento del quadro di sicurezza». Al contrario, nelle zone più turistiche come sul mar Rosso (come Sharm) e nell'Alto Egitto (Luxor) non ci sono «criticità», anche se si consiglia caldamente di evitare escursioni fuori dai resort.

Astoi Confindustria Viaggi, l'associazione di categoria che raggruppa i maggior tour operator, ha detto che sono 76mila le partenze dall'Italia verso il Mar Rosso. «I nostri soci non ricevono richieste di cancellazione - spiegano -, ma la situazione è fluida e siamo alla finestra per vedere come vanno le prenotazioni future».

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