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Asca - Confindustria replica al Tg1, sul Mar Rosso 19.000 italiani

Asca - Confindustria replica al Tg1, sul Mar Rosso 19.000 italiani

16 Luglio 2013


Con riferimento alla puntata del TG1, andata in onda ieri domenica 14 luglio alle ore 20.00,
ASTOI Confindustria Viaggi denuncia la non veridicità di quanto affermato dal corrispondente al Cairo della testata giornalistica, Marc Innaro, in merito alla ''quasi totale assenza di turisti italiani'' a Sharm El Sheikh. La nostra Associazione, che rappresenta l'80% del tour operating italiano, nei giorni scorsi - si legge in una nota - ha rilevato i dati effettivi sulle presenze dei nostri connazionali nelle diverse località balneari del Mar Rosso. Sulla base delle informazioni in nostro possesso, in questo periodo ci sono mediamente circa 19.000 italiani a settimana distribuiti nella varie località (Sharm, Marsa Alam, Hurgada), di cui circa 10.000 solo a Sharm. Peraltro, tali cifre sono state da noi comunicate, in varie occasioni, alla stampa oltreché a diverse testate giornalistiche, tra le quali figura anche lo Speciale TG1.

La rubrica di approfondimento del TG1, infatti, nel corso di un servizio dedicato agli investimenti in Egitto, andato in onda domenica 7 luglio alle ore 23.30, ha citato espressamente i nostri dati, facendone oggetto di propria comunicazione. Notiamo, quindi, che quanto affermato dallo stesso TG1 nel corso del servizio di ieri produce non solo disinformazione, ma fa altresì emergere una certa schizofrenia all'interno della stessa testata, fatto che potrebbe provocare un grave disorientamento nel pubblico. Possiamo dunque confermare quanto già dichiarato a più riprese: nei principali centri di attrazione turistica del Mar Rosso (Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Hurgada) e della costa nord (Marsa Mathrou), un gran numero di nostri connazionali sta trascorrendo le proprie vacanze in assoluta tranquillità. Le richieste di cancellazione dei soggiorni prenotati in queste località sfiorano ad oggi il 3%, dato che possiamo considerare come ampiamente fisiologico. Pertanto, ci auguriamo - conclude la nota - che il TG1 ripristini quanto prima una corretta informazione sul tema e che non si continui a dare risalto a notizie che sembrano avere l'unico scopo di danneggiare l'economia turistica del paese.