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Adnkronos.it - Egitto: tour operator ottimisti con Al-Sisi, si punta a rilancio turismo

Adnkronos.it - Egitto: tour operator ottimisti con Al-Sisi, si punta a rilancio turismo

13 Giugno 2014


Concluso forum a Marsa Alam, Il Cairo destina un mld a strategia 2014-2022

E' "ottimismo" la parola d'ordine degli operatori turistici italiani che hanno investito in Egitto. Dopo tre anni di turbolenze politiche e di violenze di piazza che hanno fatto calare gli arrivi di turisti dal nostro Paese dal milione e cento del 2010 ai 500mila dello scorso anno, il nuovo corso politico che si apre con l'elezione del presidente Abdel Fattah al-Sisi regala speranze di stabilita' e di rilancio del settore. "Circa 600mila turisti persi vuol dire 700 milioni di fatturato in meno", spiega Luca Battifora, presidente di Astoi Confindustria Viaggi, che insieme all'altra associazione di categoria, Ainet, e al ministero egiziano del Turismo, ha organizzato la tre giorni di 'United for Egypt', a Marsa Alam.

L'evento che si conclude oggi ha riunito tutti gli operatori

italiani del settore, dalle agenzie, ai tour operator, alle compagnie

aeree, per fare il punto sulla situazione e per concordare un piano di

rilancio. Dalle autorita' locali, gli addetti ai lavori hanno

incassato la promessa di una forte collaborazione, oltre alla garanzia

che "si e' aperta una nuova fase politica fatta di stabilita' e

sicurezza", come ha detto il ministro del Turismo, Hisham Zaazou. Tra

eredita' dei faraoni e bellezze naturalistiche sul Mar Rosso e sul

Mediterraneo, il turismo rappresenta per l'Egitto una voce

fondamentale dell'economia. Assorbe il 12,6% della forza lavoro, copre

l'11,3% del Pil e contribuisce al 22% delle entrate in valuta estera.

Ma due rivoluzioni, quella del 2010 contro Hosni Mubarak e quella del 2011 contro l'islamico Mohamed Morsi, hanno messo il settore in ginocchio. Se nel 2010 piu' di 14,7 milioni di persone hanno visitato l'Egitto, dopo la rivoluzione del 2011 il dato e' precipitato a 9,8 milioni, per risalire a 11,5 nel 2012 e crollare nuovamente dopo la seconda rivoluzione di Piazza Tahrir, quella del luglio 2013. In quell'anno, gli arrivi hanno toccato il minimo storico, attestandosi a 9,5 milioni. L'instabilita' si e' propagata fino al 2014. A febbraio un attentato a Taba ha spinto molti paesi, tra cui il nostro, ad annunciare un 'travel warning' per il Sinai. Da allora, solo gli operatori italiani, "in meno di tre mesi hanno perso tre milioni di fatturato", ha spiegato Battifora.

Ministro turismo egiziano, punti cardine suo programma stabilita' e benessere

Ma oggi l'Egitto e' pronto a scommettere sul suo nuovo uomo forte, l'ex capo delle forze armate al-Sisi. "I punti cardine del suo programma sono stabilita', sicurezza e benessere", ha spiegato il ministro Zaazou, parlando dell'elezione di al-Sisi come di una "pietra miliare". Il ministro fa parte di un governo che, secondo una procedura rituale, ha rassegnato le sue dimissioni dopo l'elezione del presidente. Ma secondo i media locali, Zaazou ha forti chance di essere confermato. Se manterra' il suo posto, ha gia' in mente un piano di investimenti da un miliardo di dollari, che entro il 2022 dovrebbe portare gli arrivi dei turisti a quota 30 milioni, per 25 milioni di dollari di entrate.

Il piano prevede l'esplorazione di nuovi mercati, soprattutto

quelli asiatici, e la definizione di una strategia concordata con g