VANITY FAIR - La crisi del turismo: bonus vacanze e un «Manifesto» per ripartire dall'Italia
Il mondo del turismo pensa al futuro e ai piani per rilanciare il settore appena si potrà ripartire. Al centro, il nostro Paese
Secondo l’«Economic Impact Report» del WTTC (World Travel & Tourism Council) nel 2019 il turismo ha contribuito al prodotto interno lodro mondiale per 8,9 trilioni di dollari (il 10, 3 %), offre 330 milioni di posti di lavoro e negli ultimi 5 anni è riuscito a generare un quarto di tutti i nuovi lavori. Numeri importanti che accrescono la preoccupazione nel mondo per il settore. Sempre il WTTC stima che siano 75 milioni i lavoratori del settore a rischio immediatoe auspica che il G20 prenda importanti iniziative a livello mondiale per far si che il turismo interpreti un ruolo fondamentale nella rinascita post coronavirus.
Anche in Italia – dove il comparto del turismo rappresenta il 14,9% del Pil nazionale (equivalenti a 234,2 miliardi di euro) e dà lavoro a 3,5 milioni di persone – l’attenzione e la preoccupazione sono alte. Il 6 aprile, tour operator, agenzie di viaggi e organizzatori di eventi si sono uniti in un appello lanciando un «Manifesto del Turismo». Le associazioni ASTOI Confindustria Viaggi (che rappresenta il 90% del tour operating in Italia), FTO (che raccoglie il mondo della distribuzione turistica con network e agenzie indipendenti e altri segmenti del settore) e importanti operatori del comparto, uniti sotto l’hastag #ripartiamodallitalia hanno chiesto aiuto al governo prevedendo, in particolare la costituzione di un Fondo straordinario di sostegno organizzato mediante finanziamenti a tasso 0 e prestiti a fondo perduto, il prolungamento della cassa in deroga e la creazione di Buoni Vacanza da utilizzare per la stagione estiva.
«Questo è un momento in cui nessuno può fare previsioni» dice Franco Gattinoni, Vice presidente di FTO, «ma nel turismo dobbiamo valutare tempi di ripresa ancora più lunghi, perché la domanda non è solo quando torneremo in ufficio, è quando potremo tornare a mandare le persone in vacanza». Continua: «Il turismo organizzato ha già valutato una perdita del 75% del fatturato per l’anno 2020. Ma se salteremo anche la stagione estiva, a anche solo una parte, quante delle 13.000 aziende come agenzie di viaggio, agenzie di eventi e tour operator, compresi i crocieristi, potranno arrivare alla fine dell’anno? Per questo chiediamo un aiuto iportante al governo».
«Con l’hastag #ripartiamodallitalia vogliamo puntare l’attenzione sul nostro Paese», commenta Pier Ezhaya consigliere delegato ASTOI e Direttore TO Gruppo Alpitour, «Non solo perché i viaggi rinizeranno all’interno dei confini nazionali, ma perché è importante sostenere le nostre aziende. Il fondo in aiuto alle realtà del comparto turismo che chiediamo al governo è un punto fondamentale. L’altra proposta è quella di un “bonus vacanze” ovvero la possibilità che il governo emetta un bonus per famiglia che potrebbe essere di 200-300 euro da spendere nelle strutture italiane. Un’idea che permette di raggiungere due obiettivi, il primo è quello di regalare agli italiani un momento di serenità, il secondo è quello di riavviare il settore. È un tema che piace alle istituzioni, vediamo se si troverà la quadratura per realizzarlo».
«La raccolta di firme che abbiamo fatto partire (sul sito change.org, ndr)» continua Pier Ezhaya, sta raccogliendo anche adesioni pestigiosa, da Isabella Ferrari e Valentina Lavazza a Francesca e Santo Versace, ma è un appello a tutte le persone che vedono nel turismo un valore cuturale e sociale oltre a quello economico. Il turismo è un balsamo per l’anima, sono le città d’arte, i musei, i paesaggi. È la parte bella del tempo che viviamo».
Fonte = VANITY FAIR 06/04/20