Turismo e Attualità - Fondo di Garanzia... tra sei mesi niente?
A dicembre 2015 (ddl Legge di Stabilità), è stato sancito lo slittamento della scadenza del Fondo e dell'obbligo di copertura da parte di tour operator ed agenzie di viaggio al 30 giugno 2016. Esito sul quale Astoi Confindustria Viaggi ha espresso la propria soddisfazione." Possiamo dirci ampiamente soddisfatti dello slittamento di sei mesi, tempo che ci consentirà, insieme al Mibact, di individuare una soluzione alternativa all'assunzione di tali impegni a carico delle singole imprese - le parole del presidente Battifora."Infatti dal 1 gennaio 2016, la totalità delle imprese sarebbe stata sicuramente inadempiente per l'impossibilità di ottemperare a quanto richiesto, a causa dell'assenza sul mercato di soluzioni percorribili, sia di natura finanziaria che assicurativa".
La scelta del Governo non accontenta però pienamente le altre associazioni di settore. Le sigle confederali di Confcommercio accolgono infatti con insoddisfazione la proroga di soli 6 mesi definita dal Governo sul "filo di lana". "Siamo stati impegnati in un'azione di lobby con Mibact e Governo per procrastinare alla fine del 2017 la chiusura del Fondo, in coerenza con la scadenza per il recepimento da parte del Governo italiano della nuova direttiva europea, non ritenendo che 6 mesi siano sufficienti allo Stato italiano per adeguarsi per tempo alle nuove norme in materia di garanzia per i consumatori di pacchetti di viaggio e alle Imprese per costruire un più funzionale strumento privatistico di concerto, da un lato, tra Fornitori di pacchetti di viaggio e Fornitori di prestazioni assicurative specifiche e, dall'altro, con il Mibact sostengono in una nota congiunta Fiavet FTO (Federviaggio Ainet).
Sulla stessa linea Assoviaggi Confesercenti: "I viaggiatori italiani rischiano di viaggiare senza tutele a partire dal prossimo 30 giugno. È questo infatti il termine della proroga del Fondo di Garanzia che interviene a tutela dei consumatori in caso di insolvenza o fallimento di agenzie o tour operator e che, dopo quella data, si eclisserà, assorbito dallo Stato". "Il Governo italiano - continua la nota Assoviaggi - è sotto la minaccia di una procedura di infrazione europea per incapienza ed inefficienza del fondo. Meglio sarebbe prendersi il tempo concesso per il recepimento della nuova direttiva europea sui pacchetti di viaggio pubblicata lo scorso 11 dicembre, e cioè 24 mesi, per fare le cose in modo da non cagionare danni ai consumatori ed al comparto dei viaggi".
