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TTG ITALIA - Voucher, cosa c'è da sapere

TTG ITALIA - Voucher, cosa c'è da sapere

10 Novembre 2020

E se il 'voucher' non terminasse con l'emergenza Covid? Il buono, alternativo al rimborso per viaggi e biglietti cancellati causa-Covid, è stata un'iniziativa del Governo senza dubbio benedetta dal settore, poiché ha permesso di iniettare un po' di ossigeno vitale nelle imprese per affrontare quest'emergenza mai vissuta prima dal comparto del turismo. E vi hanno ricorso almeno altri 10 Stati europei. L'Ue però, nei mesi scorsi, si è messa di traverso perché, stando alla lettura rigida delle norme, la soluzione cozzava con alcune di loro sia sul fronte pacchetti (Direttiva 2015/2302/UE), sia su quello dei biglietti aerei (Regolamento UE 261/2004 in materia di cancellazione/mancato imbarco). Ma già a luglio Bruxelles aveva ammorbidito le posizioni, chiedendo solo che i voucher non fossero obbligatori e fossero maggiormente appetibili per i consumatori. E a fine ottobre ha archiviato le procedure d'infrazione, dando sostanzialmente ragione all'operato dell'Italia e degli altri Paesi coinvolti. Qualche problema in più rispetto ai pacchetti è nato invece dalla questione relativa ai biglietti aerei. Il Garante della Concorrenza in due distinti procedimenti ha infatti bacchettato praticamente tutti i pricipali vettori (prima Alitalia e Volotea, poi Blue Panorama, easyjet, Ryanair e Vueling). In tanti casi i voli cancellati, sostituiti da un voucher, erano in realtà programmati in un periodo in cui non c'erano più restrizioni alla circolazione. E le compagnie, in effetti, si sono adeguate.
SCATTA IL RISARCIMENTO Com'è la situazione oggi? "Si poteva imporre l'attivazione di un voucher solo entro il 31 luglio e per contratti con partenza compresa entro il 30 settembre" dice Federico Lucarelli , consulente legale Fiavet . "Dopo, quindi, anche nell'attuale periodo se le prestazioni contrattuali non possono essere eseguite a causa dell'emergenza Covid, gli operatori possono legittimamente proporre la riprogrammazione o il voucher, ma se il viaggiatore non accetta c'è il rimborso in denaro" spiega l'avvocato Silvana Durante , consulente legale
Astoi-Confindustria Viaggi . "Fa fede, in sostanza, l'art. 41 del Codice del consumo che prevede il diritto al rimborso entro quattordici giorni per cancellazioni a causa di forza maggiore (ad esempio, se una destinazione viene 'chiusa', ndr)" aggiunge Lucarelli. Quanto ai buoni in circolazione valgono 18 mesi per i pacchetti, 12 mesi per i soli biglietti aerei. Alla scadenza, se non si trasformano in prenotazione, devono essere rimborsati". E se invece oggi fosse un viaggiatore, magari perché positivo al Covid, a pretendere la cancellazione senza penali di un pacchetto già acquistato? "Si può comprendere l'emotività che crea l'argomento, ma la legge è chiara. Qualunque malattia, Covid compreso, non autorizza al recesso senza penali, ma si applica quel che prevede il codice. Non a caso esiste la facoltà di stipulare un'assicurazione. E ormai le polizze sul mercato garantiscano l'annullamento per questa fattispecie, con garanzia di rimborso anche per gli altri partecipanti della pratica" aggiunge ancora l'avvocato Durante. Quando un viaggio salta, però, potrebbe proprio essere l'utente a preferire un voucher. E forse è qui che si inserisce un elemento nuovo di mercato. Infatti a livello di rete distributiva e di tour operator, il voucher-Covid ha avuto successo e, se usato bene, si è trasformato in uno strumento di marketing. "Noi abbiamo deciso per una politica di massima flessibilità - spiega Martino Dotti , sales manager dei marchi di casa Uvet, Settemari, Amo il Mondo e Jump -. Il voucher è trasferibile tra i vari brand del gruppo, fruibile da terze persone e la cifra del contratto è frazionabile in più viaggi. Sul tema abbiamo supportato le agenzie, che sono il nostro unico canale di vendita, ma alla fine la soluzione ha ottenuto un ottimo riscontro, perché in sostanza si è trasformato in uno strumento efficace per mantenere il contatto con il cliente"
PRIMI RISCONTRI È presto per tirare le somme dal punto di vista numerico, anche perché i voucher durano 18 mesi e sono ancora tanti quelli da tramutare in prenotazioni. "Pochi clienti si sono impuntati per il rimborso, quasi tutti hanno accettato volentieri il buono. Tra quelli che in massa hanno già provveduto a tramutarlo in prenotazione ci sono le coppie dei viaggi di nozze, specialmente nella linea Amo il Mondo, già a partire da quest'inverno" aggiunge. Anche Idee per Viaggiare ha approfittato per trasformare il voucher in un servizio alla clientela. "Oltre alla flessibilità, che prevedeva il cambio di destinazione e di compagnia aerea, abbiamo arricchito l'offerta negoziando con i fornitori dei benefit rivolti solo ai possessori di voucher, come spa, cene e altri upgrade da godere presso le strutture" testimonia Pierpaolo Ciccolini , coo del tour operator. E proprio grazie a questo, si può profilare già una parziale ripresa. "Noi ci occupiamo di lungo raggio, quindi fino a settembre sostanzialmente non ha viaggiato nessuno. Ma abbiamo già attivato una buona percentuale di voucher da utilizzare a dicembre, sempre che il contesto legislativo permetta gli spostamenti, e una quota più consistente per viaggi entro il primo semestre 2021". In contatto con il cliente "Noi abbiamo supportato le adv sul tema - spiega Martino Dotti, sales manager dei marchi di casa Uvet, Settemari, Amo il Mondo e Jump -, ,ma alla fine la soluzione ha ottenuto un ottimo riscontro, perché in sostanza si è trasformato in uno modo efficace per mantenere il contatto con il cliente" "Fa fede, in sostanza, l'art. 41 del codice del consumo che prevede il diritto al rimborso entro 14 giorni per cancellazioni a causa di forza maggiore" FEDERICO LUCARELLI Consulente legale Fiavet "Qualunque malattia, Covid compreso, non autorizza al recesso senza penali, ma si applicano le norme del codice. Non a caso c'è la facoltà di stipulare un'assicurazione" SILVANA DURANTE Consulente legale
Astoi-Confindustria Viaggi.

Fonte = TTG ITALIA 10/11/20