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TTG ITALIA - "Verso una fase nuova"

TTG ITALIA - "Verso una fase nuova"

13 Marzo 2023

Pier Ezhaya, presidente di Astoi, definisce le priorità da affrontare in questo momento

Remo Vangelista

Il secondo mandato dovrebbe essere più agile, forte dell'esperienza dei primi anni e della ripresa dell'industria. Dovrebbe, perché in realtà gli ostacoli per il presidente di Astoi Pier Ezhaya sono cambiati. Oggi hanno un aspetto diverso e bisogna armarsi di pazienza e visione perché quelle attenzioni politiche di pochi mesi fa tendono a svanire.

Presidente, si rischia di fare un bel salto indietro?
Diciamo che passata l'emergenza degli ultimi anni il nostro mercato è scivolato in secondo piano. Adesso pare difficile recuperare l'attenzione necessaria. Ma stiamo vivendo anche una fase di opportunità che dobbiamo cavalcare.

L'opportunità di avere quasi tutto il mondo aperto e accessibile?
Le aziende macinano risultati e la macchina è in funzione a pieno ritmo. Inoltre non andiamo più al Ministero con il piattino in mano per spiegare le difficoltà del comparto. Oggi siamo in una fase nuova, ma questo non toglie che vi sia molto da fare.

Intanto bisogna ancora capire dove sono finiti i 39,6 milioni di contributi per il settore. Sono scomparsi?
Non sono spariti, ma le lungaggini burocratiche sembrano infinite. Parliamo di stanziamenti fatti tra fine '21 e inizio '22 per un comparto che aveva annunciato perdite per 10 miliardi di euro. Si tratta di una procedura europea molto lunga e non prevedo una risoluzione imminente.

Molti dei vostri associati lamentano una crescita senza freni delle tariffe aeree. Avete aperto un tavolo di trattative con i vettori?
Partiamo da un dato abbastanza chiaro: le tariffe negli ultimi mesi sono aumentate del 20-25 per cento, causa scarsa concorrenza su alcune linee e poca capacità offerta. La tendenza scoraggia senza dubbio una parte della clientela a rimandare il viaggio. Non è per nulla semplice fronteggiare questi rialzi e scagliarsi contro le compagnie credo serva a poco.

I margini di azione sono quindi limitati?
Voglio essere realista. I diritti di sorvolo, la manutenzione ed i costi aeroportuali hanno subito rialzi importanti e le linee aeree sono costrette a ribaltare una parte di questi sul prezzo del biglietto. Discutiamo per trovare compromessi, ma in tante occasioni i vettori hanno spiegato che al momento manca la possibilità di ridurre i costi dei ticket.

Inutile dire che questo si sta ribaltando anche sul prezzo medio dei pacchetti. Estate difficile?
La ripresa così robusta si è portata dietro qualche fattore inevitabile. Su alcune destinazioni pesa molto l'incremento dei fornitori esteri che quando va bene si sono fermati al 20 per cento di incremento. Aggiungiamo che il costo del personale è aumentato, quando si riesce a reperirlo. Oggi un pacchetto medio per singolo pax sul Mar Rosso si attesta tra 900 e 1100 euro. Poche stagioni fa con queste cifre si viaggiava in due persone.

Andiamo dentro al Piano strategico del Ministero. Ottanta associazioni collegate per la presentazione. Mi dica che non è vero?
Tutto vero perché questa è la frammentazione dell'industria turistica. Noi di Astoi abbiamo poi incontrato il ministro Santanchè il giorno dopo e ora abbiamo questo dossier di 322 pagine colme di buone intenzioni. Adesso servono i soldi e capire se verrà dato il giusto risalto al turismo organizzato. Bisogna inoltre attuare una politica di lungo raggio, ma di taglio industriale.

Quando Ita entrerà all'interno della "balena" Lufthansa cosa succederà?
Lufthansa è un gruppo di respiro mondiale che nelle precedenti integrazioni di compagnie non ha mai fatto operazioni soft. Mi aspetto che i margini di negoziazione (lato tariffe) si riducano e l'integrazione diventerà evidente. Insomma, avremo un vettore stabile con un disegno chiaro.

Fonte = TTG ITALIA 13/03/23