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Rassegna stampa Astoi
TTG Italia - Il trade boccia il Codice

TTG Italia - Il trade boccia il Codice

15 Ottobre 2010

Le associazioni insorgono contro il provvedimento del Governo

Si solleva un coro di proteste davanti alla presentazione del Codice del Turismo, approvato in maniera lampo dal Consiglio del Ministri nei giorni scorsi. Le associazionidi categoria sono esplose davanti a un provvedimento che si sono viste passare sulla testa, senza alcun tipo di consultazione preventiva. È un atteggiamento inammissibile- attacca il presidente Fiavet,Cinzia Renzi -.A nome della nostra federazione,manifesto pieno dissenso al ministro chiedendo di convocarci quanto prima in modo da rivedere norme che altrimenti distruggerebbero molte delle nostre aziende .

Le fa eco Ferderviaggio,che in un comunicato esprime  dissenso sul contenuto del decreto che, per quanto sia dato di conoscere ad ora, presenta elementi tali da indebolire pericolosamente gli operatori del turismo organizzato . Uno dei nodi del contendere è legato al titolo IV del decreto, che fra le norme per le agenzie di viaggi inserisce  la stipula di congrue polizze assicurative - si legge - che tutelino da un lato il turista da qualsiasi rischio connesso con il viaggio e, al contempo,sollevino gli operatori dalle conseguenti possibili ricadute economiche . Un passaggio che, di fatto,sembra voler trovare una scappatoia dal Fondo di garanzia, che dovrebbe tutelare l intera categoria, facendo ricadere tutto sulle spalle degli operatori.

Si concentra invece sul metodo il parere negativo di Astoi:  Le procedure seguite per tale determinazione ci rammaricano - si legge in una nota -, in quanto le associazioni di categoria non sono state coinvolte nelle valutazioni circa le problematiche del settore,né tanto meno per l'identificazione delle soluzioni più appropriate , mentre Andrea Giannetti, presidente di Assotravel, si domanda chi sia stato consultato per realizzare questo documento.  Non capiamo con quali associazioni di imprese il testo sia stato condiviso - dice-. In ogni caso sosterremo con forza le ragioni delle nostre imprese contro questo decreto che, se attuato così com'è, porrà dei seri problemi alla nostra attività e favorirà la concorrenza sleale . Di C. P

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